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    Milan, non è tutta colpa di Bonucci: Romagnoli, quando arriva la svolta?

    Milan, non è tutta colpa di Bonucci: Romagnoli, quando arriva la svolta?

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    Nella difesa a spada tratta di Vincenzo Montella nei confronti di Leonardo Bonucci, dopo le ultime prestazioni non propriamente eccezionali dell'ex bianconero, c'è un "attacco" nemmeno troppo indiretto nei confronti del resto della squadra, incapace di mettere in atto una fase di non possesso che non esponesse il capitano rossonero a un numero eccessivo di uno contro uno in campo aperto. L'esempio citato nella conferenza stampa pre-Roma del tecnico del Milan è l'occasione che ha portato il Rijeka ad accorciare le distanze con Acosty nell'ultima sfida di Europa League, dove Bonucci sbaglia e gravemente ma dove i co-imputati sono i compagni di reparto.

    MANCA CATTIVERIA - Abate sceglie male i tempi per scalare in avanti, costrigendo il numero 19 rossonero ad affrontare in velocità il ghanese, che lo salta e va in porta. Da quel momento in avanti, la partita si complica e il Rijeka trova addirittura il pari approfittando di uno svarione di Alessio Romagnoli, uno di quei giocatori chiamati teoricamente a fare il definitivo salto di qualità al fianco di un giocatore esperto e già affermato come Bonucci. Una svolta che devo però passare anche e soprattutto l'acquisizione di quella consapevolezza e di quella cattiveria agonistica che ancora sembrano difettare nel centrale nativo di Anzio. Lasciatosi alle spalle un'annata contraddistinta da alti e bassi e i problemi al menisco che ne hanno caratterizzato anche la preparazione estiva, l'ex giocatore di Roma e Sampdoria ha pienamente recuperato sotto l'aspetto fisico e viene da 5 partite consecutive tra campionato ed Europa League, ma dal punto di vista della concentrazione e del senso tattico l'ultimo step per diventare un difensore "da Milan" non è ancora arrivato.

    MATURAZIONE LENTA - Poco agevolato forse da un modulo, il 3-5-2, del quale non si è ancora impadronito, sono ancora molti gli errori di posizionamento commessi da Romagnoli, che contro il Rijeka si è macchiato della seconda svista stagionale dopo quella che, contro l'Udinese, ha spianato la strada al gol del momentaneo pareggio di Lasagna. Quello che più fa riflettere è che, dal suo debutto a Firenze nella stagione 2015/2016 agli ordini di Mihajlovic, il difensore laziale non ha ancora corretto quelle imperfezioni che hanno condizionato il suo rendimento sino ad oggi, dimostrando una maturazione più difficoltosa del previsto. Cambiano gli allenatori, cambiano i sistemi di gioco, ma non svaniscono i limiti difensivi del Milan. E la colpa, Montella dixit, non è solo di Bonucci.

     

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