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    Milan NO TAV. Con Ibra il 'bugiardo'

    Milan NO TAV. Con Ibra il 'bugiardo'

    Il Milan corre veloce, sul binario dello scudetto. Contro il Cagliari, nell'anticipo del recupero della prima giornata, è arrivata la nona vittoria nelle ultime undici partite, che vale il primo posto in classifica, in attesa del big match tra Udinese e Juventus. Dopo lo stop imprevisto a Torino, lo scorso 2 di ottobre, il treno rossonero è tornato a correre, pronto a fermarsi solo a destinazione. A gennaio salirà in corsa un attaccante, ma nonostante i proclami mediatici, con ogni probabilità sarà Maxi Lopez. Niente Tevez, troppo costoso, niente Amauri, che fino a poco fa era più di un'idea, niente Edu Vargas, che il Milan ha seguito per primo, senza però affondare il colpo decisivo. No TAV, dunque, ma l'attacco sembra dare le giuste garanzie per vincere il secondo scudetto consecutivo, il 19esimo della storia.

    Il Milan gira, merito soprattutto di Zlatan Ibrahimovic. In questa prima metà della stagione, il gigante svedese ha già timbrato il cartellino 11 volte in campionato, 4 in Champions League. Allegri non può fare a meno di lui, sul partner d'attacco si può discutere. Berlusconi vorrebbe Pato, Ibracadabra davanti ai microfoni non ha preferenze (ieri dopo la vittoria di Cagliari ha dichiarato: "Chi gioca per me è uguale, siamo tutti forti, facciamo tutti lo stesso lavoro"),  ma in realtà in testa ha le idee chiare. Preferisce Robinho, perchè il brasiliano fa più movimento, non gli toglie spazio ed è prezioso come uomo assist. Con lui il Milan, ha più equilibrio e non è un caso che Allegri continui a puntare sull'ex Santos e Real Madrid.  "Robinho in campo è un mago" dichiarò Ibra un anno fa. Di certo di Pato non ha mai detto la stessa cosa.

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