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Milan, Niang può partire: pro e contro
PLUSVALENZA OK - L'aspetto economico è indubbiamente il pro più importante relativo alla possibile cessione di Niang, perché di fatto è l'attaccante che può garantire la plusvalenza più alta. Arrivato ad agosto 2012 per circa 2 milioni di euro (interamente ammortati), ora vale quasi 10 volte tanto: il Milan può riuscire a venderlo all'estero per 15 milioni di euro o più, mettendo l'intera cifra a bilancio come plusvalenza. Altro pro è il rinunciare alla gestione di un carattere esuberante come quello di Niang, che nel corso dei suoi anni in rossonero ha abituato a diversi colpi di testa: dallo scambio di identità con Bakaye Traoré, all'incidente con la Ferrari nel periodo in prestito a Montpellier fino all'ultima gaffe in piscina.
TALENTO IN FUGA - Pro economici, contro progettuali: rinunciare a Niang vuol dire rinunciare al più giovane attaccante in rosa (classe '94), nonché uno dei talenti verdi della squadra; da non dimenticare, poi, che proprio Mbaye ha fatto rendere al meglio Bacca quando i due sono stati schierati assieme nel 4-4-2 di Mihajlovic. In vista della rivoluzione che dovrebbe attuare il Milan in estate Niang è considerato da molti tifosi con Donnarumma e Romagnoli (per citarne due) uno dei pilastri attorno a cui ricostruire, sacrificarlo per questioni economiche vorrebbe dire rimettere in discussione anche i termini del nuovo progetto tecnico.
DOVE PUO' ANDARE - Possibile la cessione per Niang dunque, ma dove? Tutti gli indizi portano alla Premier League: il Leicester resta fortemente interessato, Mbaye è un pallino di Ranieri, e anche il West Ham se non dovesse avere fortuna con Bacca e Zaza può virare su di lui. Più complicata invece la pista che porta in Bundesliga: il Borussia Dortmund rischia sì di perdere Aubameyang, ma sembra più intenzionato a puntare su Milik come suo erede.
Twitter: @Albri_Fede90