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    Milan: Niang è insostituibile, ma per diventare grande servono più gol

    Milan: Niang è insostituibile, ma per diventare grande servono più gol

    • Daniele Longo
    Il giorno dopo il derby si respira grande serenità nell'ambiente del Milan, galvanizzato da una classifica che inizia a farsi interessante. Adesso il calendario riserva due impegni agevoli sulla carta contro Empoli e Crotone che possono rinsaldare il secondo posto. Dopo l'exploit di Suso adesso Montella si aspetta qualcosa in più anche da M'Baye Niang. 

    IMPRESCINDIBILE PER MONTELLA - Sulle qualità del numero undici rossonero ci sono pochi dubbi. Montella lo ha messo al centro del progetto e lui sta rispondendo con prestazioni alterne: devastante quando è ispirato, abulico quando gli avversari gli riservano una marcatura con più uomini. Tutte le azioni pericolose del Milan passano dai suoi piedi, dalle sue accelerazioni, basti rivedere il gol messo a segno al Bentegodi contro il Chievo qualche settimana fa. La percentuale di vittorie è molto più alta con lui in campo: 52,2% contro 34,8%. I punti guadagnati a partita passano da 1,9 (quasi 2) a 1,3. Anche il numero di gol segnati è ben diverso: con Niang 41, senza 26. 

    LIMITI DA SUPERARE -  Il lato debole, però,rimane sempre lo stesso: Niang ha una media realizzativa ancora bassa rispetto a quelle che sono le sue potenzialità. 13 gol su 69 presenze fino in Serie A sono numeri discreti ma non da top player. Probabilmente si tratta ancora di un problema mentale, di un giocatore che sta crescendo ma che difetta di concentrazione e maturità nei momenti caldi della gara. Nelle ultime tre gare in cui è sceso in campo - contro Genoa, Pescara e Inter - si è visto un giocatore pigro nella fase di non possesso, con un De Sciglio spesso in balìa sia della mezzala che dell'esterno alto avversario. Un rischio calcolato ma che alla lunga può costare qualcosa in termini di punti. 

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