"Pazzini ieri come Ibra una settimana fa".
Milan a nervi tesi dopo Palermo: "Ad arbitri invertiti 6 punti in più".
Il campionato del Milan comincia adesso. Sono bastati due passi falsi (il pareggio con il Bari e la sconfitta di Palermo) per disintegrare certezze e numeri, leggi il vantaggio di cinque punti accumulati sull'Inter.

E così a due settimane dal derby i rossoneri sono costretti a convivere col peggiore degli incubi: perdere uno scudetto che erroneamente Allegri considerava già cucito sul petto. Il sogno sembra essersi spezzato, tra rimpianti per ciò che poteva essere fatto (una migliore gestione di Ibrahimovic) e veleni arbitrali. Ieri quando i dirigenti rossoneri hanno visto il gol convalidato a Pazzini hanno iniziato a far ragionamenti ad alta voce. L'analisi spietata riguarda le ultime due giornate di campionato. Questo il succo del rossonero-pensiero: il gol che l'arbitro Orsato ha convalidato all'ex doriano ricorda molto quello che Brighi aveva annullato una settimana prima a Ibra a San Siro, proprio nella stessa porta.

E balza all'occhio uno scenario curioso: ad arbitri invertiti, il Milan avrebbe sei punti in classifica in più, lo svedese meno nervoso (e quindi non più squalificato) e un Pazzini in meno, visto che sarebbe scattato il giallo e il giocatore era diffidato. Uno scenario capovolto con un clima molto diverso da quello che si respirerà nei prossimi giorni a Milanello dove giocatori, allenatore e dirigenti proveranno a tapparsi la bocca per concentrarsi esclusivamente sul calcio giocato. Le polemiche pre-derby rischiano di caricare eccessivamente l'ambiente e quindi si proverà a guardare avanti.

La situazione non è idilliaca, Pato volerà a Londra domani per farsi visitare dal medico della Selecao, il professor Runco, poi tornerà a Milanello per curarsi la caviglia. C'è la speranza di poterlo recuperare per l'Inter, ma sarà comunque un percorso difficile. Intanto Ibra dal ritiro della Svezia seguirà l'evoluzione 'legale' della sua squalifica. La corte federale si pronuncerà venerdì sul ricorso presentato dal legale del Milan, Leandro Cantamessa, ma sono poche le speranze di vederlo in campo nella stracittadina.

Allegri, inoltre, a causa delle varie Nazionali dovrà lavorare con un gruppo ridotto visto che undici giocatori saranno in giro per l'Europa. A meno otto giornate dalla fine del campionato il tecnico rossonero dovrà riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Nella speranza di arrivare in fondo con il risultato pronosticato all'inizio, ovvero la vittoria dello scudetto. Altrimenti potrebbe pagare il fallimento in prima persona.