"Tutti i bollettini meteorologici per i prossimi giorni, e in particolare per il fine settimana, prevedono condizioni climatiche proibitive, quali non se ne vedevano da 27 anni: a Milano, neve e temperature fra gli 8 e i 10 gradi sotto lo zero. In queste condizioni, credo fortemente che giocare una partita, quale Milan/Napoli in calendario per le 20,45 di domenica 5 febbraio, sia assai più che inopportuno. Le condizioni davvero estreme che tutte le fonti prevedono, mi inducono pertanto a chiederti, anche in applicazione dell'art. 31, comma 2, dello Statuto-Regolamento della LNPA, di differire la partita predetta a data nella quale sia climaticamente possibile disputare una gara normale", recita la richiesta ufficiale a firma Adriano Galliani.

 

Le previsioni sono proibitive, è vero, ma lo sono in tutta Italia. Perché non chiedere direttamente l'anticipo alle 15? 

 

A pensar male si fa peccato ma molto spesso ci si azzecca. Il Milan gioca oggi a Roma contro la Lazio, domenica ospita il Napoli, mercoledì 8 la Juve in Coppa Italia, sabato 11 c'è l'anticipo con l'Udinese e il 15 gli ottavi di Champions con l'Arsenal. Un tour de force che piegherebbe le ginocchia a chiunque. Il dubbio che in via Turati temano giustamente di rischiare le gambe dei giocatori su un terreno messo a dura prova dal ghiaccio è legittimo.

 

Che poi le televisioni tengano sotto scacco il mondo del calcio costringendo a giocare in nottuna gare in cui giocatori e spettatori rischiano il congelamento  è un'altra storia. Su questo siamo tutti d'accordo.