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Milan-Napoli, il vicesindaco Albanese: 'È la mano della camorra'. Poi ritratta: 'Chiedo scusa ma non mi dimetterò'
"Il tweet, che poi ho rimosso, è stato scritto a caldo, da tifoso incavolato per come era finita la partita. Mi sono reso conto di aver utilizzato una terminologia non appropriata. Ragionandoci su ho rimosso il post facendo le mie scuse. Se qualcuno si è sentito offeso interpretando questa come un’offesa a Napoli, alla Campania, mi dispiace perché non era mia intenzione, l’intento era fare una battuta. Non era mia intenzione offendere o fare qualche allusione. Dal punto di vista sportivo non sta a me dire di favoreggiamenti o meno, ma da milanista ero veramente incavolato. Viste le immagini dopo, non essendo comunque un massimo esperto di calcio, sul fuorigioco ho dei dubbi, però mi sembra passivo. Sul fallo precedente, invece, è diverso, anche se l’arbitro ha annullato non per quell’irregolarità. Siamo un’amministrazione di centro-destra, non sono leghista. In quel post ho utilizzato il termine sbagliato, ma non ha nessun intento o connotazione discriminatoria. Se non fossi stato convinto non avrei riconosciuto l’errore. Non sarebbe una cosa nelle mie corde perché ho anche origini del sud. Da tifoso mi sono fatto prendere dalla situazione. Sfogliatella o bagna cauda? 10-0 per la sfogliatella. Parlando della partita non mi sono piaciute entrambe, viste anche le assenze. Da tifoso del Milan ho qualcosa da rimproverare. L’Inter in questo momento è quella che gioca meglio, anche rispetto all’Atalanta e merita il primo posto. Mie dimissioni? Con il mio sindaco ho parlato e ha capito la situazione dicendomi di aver fatto uno scivolone. Lui è tifoso della Juventus. La gente per strada non mi ha detto nulla. Ho fatto due chiacchiere con il maresciallo della stazione, che è napoletano e mi ha preso in giro per il risultato”.