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Milan, Musacchio è sparito: il primo colpo dei cinesi bocciato da Bonucci
Inseguito per oltre un anno e sparito dai radar soltanto 6 mesi dopo il suo approdo al Milan. Chissà se l'amministratore delegato Marco Fassone si riferisse indirettamente anche lui, quando lo scorso 7 dicembre ammise per la prima volta che due errori potevano essere stati commessi in una campagna acquisti estiva che aveva portato a Milanello 11 nuovi calciatori in dote. Quel che è certo che in casa rossonera ci si aspettava ben altro impatto da parte di Mateo Musacchio, acquistato dal Villarreal per 18 milioni di euro. Accompagnato dalla scomoda etichetta di essere stato il primo acquisto dell'era cinese, il centrale argentino ha reso sin qui molto al di sotto delle aspettative e la scelta di Gattuso di puntare sulla coppia Bonucci-Romagnoli lo ha recentemente messo ai margini.
NON GIOCA PIU' - Titolare in occasione delle prime due partite alla guida del Milan del sostituto di Montella contro Benevento e Bologna, Musacchio ha successivamente collezionato 5 panchine nelle ultime 6 partite, considerando anche le sfide di Coppa Italia contro Verona e Inter. La sua ultima apparizione risale alla sconfitta interna con l'Atalanta dello scorso 23 dicembre, una delle tante occasioni in cui la sua prova è stata al di sotto della sufficienza. Giocatore fortemente voluto da Vincenzo Montella, che ne sponsorizzò invano l'acquisto anche nella passata stagione (Galliani non trovò l'accordo economico col Villarreal), Musacchio è stato una delle vittime dei tanti, troppi cambiamenti a cui il Milan è andato incontro nella prima metà di stagione. Dal turn-over eccessivamente forzato dall'ex tecnico a un sistema di gioco che mutato un numero indefinitivo di volte, il giocatore argentino non è mai stato in grado di trovare quella fiducia e quella continuità necessaria per potersi esprimere al meglio.
LA VARIABILE BONUCCI - Poco a suo agio nella difesa a 3, da esterno, a causa di una stazza fisica che lo rende molto macchinoso, "scavalcato" da Bonucci quando Gattuso ha deciso di ritornare alla linea a 4 di inizio stagione, l'argentino ha finito per perdere posizioni col passare delle settimane entrando in ballottaggio con Zapata per il ruolo di prima riserva. Arrivato a Milano con la speranza e la "garanzia" di essere il marcatore in grado di coprire le spalle a Romagnoli e accelerarne la maturazione, ha finito per essere la prima vittima del colpo ad effetto rappresentato dall'ex difensore della Juventus, un acquisto che ha finito per condizionare molte delle strategie di mercato del club rossonero. Tuttavia, nonostante i rumors che lo vogliono in uscita dal Milan già a gennaio (un ritorno in Spagna l'ipotesi più calda), con le cessioni già messe in conto di Paletta e Gustavo Gomez, salvo offerte irrunciabili che consentano a Mirabelli e Fassone di rientrare dalla spesa sostenuta a giugno Musacchio resterà fino alla prossima estate. Quando sarà il momento di fare un bilancio e trarre le conseguenze del caso.
NON GIOCA PIU' - Titolare in occasione delle prime due partite alla guida del Milan del sostituto di Montella contro Benevento e Bologna, Musacchio ha successivamente collezionato 5 panchine nelle ultime 6 partite, considerando anche le sfide di Coppa Italia contro Verona e Inter. La sua ultima apparizione risale alla sconfitta interna con l'Atalanta dello scorso 23 dicembre, una delle tante occasioni in cui la sua prova è stata al di sotto della sufficienza. Giocatore fortemente voluto da Vincenzo Montella, che ne sponsorizzò invano l'acquisto anche nella passata stagione (Galliani non trovò l'accordo economico col Villarreal), Musacchio è stato una delle vittime dei tanti, troppi cambiamenti a cui il Milan è andato incontro nella prima metà di stagione. Dal turn-over eccessivamente forzato dall'ex tecnico a un sistema di gioco che mutato un numero indefinitivo di volte, il giocatore argentino non è mai stato in grado di trovare quella fiducia e quella continuità necessaria per potersi esprimere al meglio.
LA VARIABILE BONUCCI - Poco a suo agio nella difesa a 3, da esterno, a causa di una stazza fisica che lo rende molto macchinoso, "scavalcato" da Bonucci quando Gattuso ha deciso di ritornare alla linea a 4 di inizio stagione, l'argentino ha finito per perdere posizioni col passare delle settimane entrando in ballottaggio con Zapata per il ruolo di prima riserva. Arrivato a Milano con la speranza e la "garanzia" di essere il marcatore in grado di coprire le spalle a Romagnoli e accelerarne la maturazione, ha finito per essere la prima vittima del colpo ad effetto rappresentato dall'ex difensore della Juventus, un acquisto che ha finito per condizionare molte delle strategie di mercato del club rossonero. Tuttavia, nonostante i rumors che lo vogliono in uscita dal Milan già a gennaio (un ritorno in Spagna l'ipotesi più calda), con le cessioni già messe in conto di Paletta e Gustavo Gomez, salvo offerte irrunciabili che consentano a Mirabelli e Fassone di rientrare dalla spesa sostenuta a giugno Musacchio resterà fino alla prossima estate. Quando sarà il momento di fare un bilancio e trarre le conseguenze del caso.