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Milan: multa e mercato autofinanziato, quali rischi dopo il vertice con la Uefa?
Venerdì 20 aprile 2018, una data da segnare col circoletto rosso per il Milan. A poco più di un anno dal closing e il passaggio del club da Silvio Berlusconi a Yonghong Li, va in scena un appuntamento che può determinare il futuro prossimo a tinte rossonere e le ambizioni di una squadra che si avvia a mancare la qualificazione alla Champions League per la quarta stagione di fila. A Nyon, nella sede della Uefa, si terrà intorno alle 11 l'incontro con la commissione giudicante in tema di Fair Play Finanziario, che chiede chiarimenti circa la solidità economica del Milan e in particolare della sua misteriosa proprietà.
ELLIOTT NON CI SARA' - Il club di via Aldo Rossi, che lo scorso dicembre si è visto rifiutare il voluntary agreement, ossia un piano autogestito di rientro delle perdite registrate nelle stagioni 2014-15, 2015-16 e 2016-17, sarà rappresentato dall'amministratore delegato Marco Fassone, dal direttore esecutivo David Han Li, dal Chief Financial Officer Valentina Montanari, dal Group Financial Director Alessandro Baj Badino e dal Chief Communication Officer, Fabio Guadagnini. Non ci sarà invece alcun esponente di Elliott, l'ente che ha permesso con un prestito da 303 milioni di euro, più interessi, a Yonghong Li di completare l'acquisto del Diavolo e finanziare il mercato estivo; il fondo di Paul Singer ha comunque redatto un documento nel quale si conferma il pieno sostegno, anche economico, all'attuale management rossonero. Da parte del Milan traspare un certo ottimismo sull'esito dell'incontro, che sarà comunque comunicato non prima del finale di stagione, ma le conseguenze della gestione non propriamente virtuosa addebitabile alla precedente proprietà possono comunque portare a sanzioni di diverso tipo, da scontare nelle prossime stagioni.
MERCATO AUTOFINANZIATO - In caso di settlement agreement, la prima opzione porta a una una multa di cui 1/3 andrebbe versata immediatamente e i restanti 2/3 al termine del triennio in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, stando ai precedenti di Inter e Roma, la Uefa potrebbe imporre una limitazione dei giocatori iscrivibili nelle liste per le competizioni europee. Infine, il Milan dovrà impegnarsi a non sforare il muro dei 30 milioni di euro di perdite in questo lasso di tempo. In tema di mercato, il ds Mirabelli ha già lasciato intendere che non ci sarà un'altra significativa infornata di giocatori, bensì 3-4 acquisti per completare e migliorare la rosa che potrebbero essere consentiti dalla partenza di altrettanti elementi (Donnarumma, Suso e Kalinic i candidati più autorevoli). Se i rossoneri dovessero qualificarsi anche per la prossima stagione all'Europa League, la lista da compilare dovrebbe ricalcare quella presentata per la doppia sfida con l'Arsenal, con la possibilità di aggiungere un calciatore soltanto a fronte della cessione di un altro di pari o inferiore valore economico. Il Milan attende, il giorno del giudizio è arrivato.
ELLIOTT NON CI SARA' - Il club di via Aldo Rossi, che lo scorso dicembre si è visto rifiutare il voluntary agreement, ossia un piano autogestito di rientro delle perdite registrate nelle stagioni 2014-15, 2015-16 e 2016-17, sarà rappresentato dall'amministratore delegato Marco Fassone, dal direttore esecutivo David Han Li, dal Chief Financial Officer Valentina Montanari, dal Group Financial Director Alessandro Baj Badino e dal Chief Communication Officer, Fabio Guadagnini. Non ci sarà invece alcun esponente di Elliott, l'ente che ha permesso con un prestito da 303 milioni di euro, più interessi, a Yonghong Li di completare l'acquisto del Diavolo e finanziare il mercato estivo; il fondo di Paul Singer ha comunque redatto un documento nel quale si conferma il pieno sostegno, anche economico, all'attuale management rossonero. Da parte del Milan traspare un certo ottimismo sull'esito dell'incontro, che sarà comunque comunicato non prima del finale di stagione, ma le conseguenze della gestione non propriamente virtuosa addebitabile alla precedente proprietà possono comunque portare a sanzioni di diverso tipo, da scontare nelle prossime stagioni.
MERCATO AUTOFINANZIATO - In caso di settlement agreement, la prima opzione porta a una una multa di cui 1/3 andrebbe versata immediatamente e i restanti 2/3 al termine del triennio in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi. Inoltre, stando ai precedenti di Inter e Roma, la Uefa potrebbe imporre una limitazione dei giocatori iscrivibili nelle liste per le competizioni europee. Infine, il Milan dovrà impegnarsi a non sforare il muro dei 30 milioni di euro di perdite in questo lasso di tempo. In tema di mercato, il ds Mirabelli ha già lasciato intendere che non ci sarà un'altra significativa infornata di giocatori, bensì 3-4 acquisti per completare e migliorare la rosa che potrebbero essere consentiti dalla partenza di altrettanti elementi (Donnarumma, Suso e Kalinic i candidati più autorevoli). Se i rossoneri dovessero qualificarsi anche per la prossima stagione all'Europa League, la lista da compilare dovrebbe ricalcare quella presentata per la doppia sfida con l'Arsenal, con la possibilità di aggiungere un calciatore soltanto a fronte della cessione di un altro di pari o inferiore valore economico. Il Milan attende, il giorno del giudizio è arrivato.