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    Milan, Montella: 'Servono rinforzi. Bacca? E' uno che fa la differenza'

    Milan, Montella: 'Servono rinforzi. Bacca? E' uno che fa la differenza'

    Dal 5 luglio al 5 agosto: da Milanello a... Milanello. Oggi Vincenzo Montella compie un mese di Milan, nella giornata in cui i rossoneri torneranno in Italia dopo la tournée negli States chiusa con una vittoria ai rigori con il Bayern Monaco e due sconfitte con Liverpool e Chelsea. Queste le parole del tecnico milanista in un'intervista a la Gazzetta dello Sport: "Bilancio? Decisamente positivo. Mi è servito per conoscere bene l’ambiente, per stare più insieme ai miei calciatori. Anche se alla tournée avrei preferito il preliminare di Europa League. Il Milan non può stare senza Europa. Comunque ritengo che siamo più avanti rispetto a quanto mi sarei atteso dopo un mese. Sono sereno, i ragazzi sono sereni, la strada è quella giusta e io sono ottimista. La squadra sta portando avanti bene quanto richiedo e va veloce". 

    MERCATO E BACCA - Il tecnico ha parlato anche del mercato rossonero e di Carlos Bacca, che si riavvicina al West Ham: "Ho già dato le mie indicazioni al club, è tutto condiviso e confermato con Galliani, col quale mi confronto quotidianamente. Con lui non ci sono fraintendimenti. L’esigenza di rinforzarsi c’è, come c’è per tutti. Bacca? E’ forte, fa gol, e la punta deve fare quello, anche se non sono gol spettacolari. Carlos ti fa fare la differenza, non sono d’accordo con chi lo reputa poco incline al mio gioco. Io penso a lui come a un giocatore del Milan e trovo che il nostro attacco sia complementare e ben assortito. Ad esempio Niang ha qualità indiscusse, anche se è ancora discontinuo. Però lui non si accontenta e ha l’ambizione di migliorare. Maturerà quando accetterà una panchina che ritiene ingiusta. Menez invece probabilmente non sentiva più suo l’ambiente. E’ stato un addio sereno, ma per un allenatore perdere un giocatore è una sconfitta".

    RITROVARE ENTUSIASMO - "Mancavano entusiasmo e convinzione in se stessi. Ora qualche problemino penso di aver iniziato a risolverlo. L’entusiasmo per me è la convinzione con cui fai le cose. L’allenatore deve essere capace di alimentarlo e mantenerlo. Io sono un passionale, se non lo fossi non lavorerei 18 ore al giorno".

    SULLA CESSIONE SOCIETARIA - "E’ inevitabile che le notizie societarie siano arrivate anche in America, ma il gruppo ha dimostrato di non lasciarsi condizionare, anche perché non accetto distrazioni per alcun motivo".

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