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    Milan, Montella: 'Scudetto o Europa League, non si può scegliere. Cutrone? Anche io andavo in panchina...'

    Milan, Montella: 'Scudetto o Europa League, non si può scegliere. Cutrone? Anche io andavo in panchina...'

    L'allenatore del Milan Vincenzo Montella è intervenuto a Sky Sport dopo il successo contro lo Shkendija, ritorno dei playoff di Europa League: "Abbiamo superato due turni preliminari, siamo contenti e aspettiamo l'urna. E' stata una partita ottima, adesso pensiamo al Cagliari poi meritata sosta, arriva al momento giusto. Europa League? Credo che giocare porti esperienza, anche per correggere eventuali errori, mentalità, piano tattico... Ci saranno meno giorni di allenamento reale, il vero allenamento sarà la partita perché giocheremo ogni tre giorni. Sarà impegnativo sul lato fisico e mentale ma bisogna trarre il meglio possibile. Cutrone? E' stata una scelta coraggiosa tenerlo, aveva tantissime richieste. Cresce sempre di più, segna, si sacrifica per la squadra: si sta meritando con gli allenamenti e con le partite di stare nel Milan. Metterlo in panchina? Anche Montella ci andava, può capitare qualche volta anche a lui (ride, ndr). Sono orgoglioso di allenare questi ragazzi. Quelli che sono rimasti a casa non erano contentissimi come erano felicissimi quelli qui. Quelli che sono entrati hanno fatto bene, penso a Abate ma anche al giovane Gabbia che ha debuttato. Bene anche Zanellato, ci sono tanti spunti su cui lavorare. Modulo? Credo di dover insistere sul modello e sui principi di gioco. Questa squadra è costruita per giocare in tanti modi, spero che questa abilità nel costruirla non mi confonda (ride, ndr). Certe squadre hanno preferito inseguire l Europa League in campionato piuttosto che provare ad andare avanti in Europa League? E poi magari l'hanno pure persa... Non si può scegliere, un club come il Milan ha il dovere di onorare tutte le competizioni. Io ci tengo all'Europa League e mi ha dato soddisfazioni, penso che possiamo onorare tutte le competizioni e tutte le partite. Anche oggi lo abbiamo fatto, con un modulo nuovo e con tanti giovani. La società ha dimostrato e i giocatori hanno dimostrato attaccamento alla maglia, iniziano a capire il valore della maglia che indossiamo. Vincere l'EL? Abbiamo undici calciatori nuovi e dobbiamo dimostrare squadra, dopo neanche due mesi di lavoro in cui tanti sono arrivati nel tempo, non posso fare un bilancio della squadra. E' difficile per me, per i giocatori e per chi ci valuta darci la giusta dimensione. Sono contento di allenarla, l'importante è non avere rimpianti e dimostrare nei momenti di difficoltà quell'unione di squadra che ci ha aiutati la scorsa stagione".

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