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Milan, Mirante il 4° portiere in 3 mesi: il retroscena con Nava e quei 7 giorni che potevano cambiare la storia
DALL’ADDIO ALLA JUVE- Sette giorni che potevano cambiare la storia ovvero il tempo intercorso dalla scadenza del contratto al 30 giugno 2023 al rinnovo annuale fino a giugno 2024 con il Milan. Mirante poteva appendere i guantoni al chiodo e ora sarà titolare in serie A contro la Juve a 40 anni. Il mondo del calcio regala sempre delle storie da raccontare. Antonio ha convinto il club rossonero con un atteggiamento sempre propositivo: si è allenato con la fame del ragazzino. L’ottimo rapporto con Pioli è stata la chiave per una conferma che era tutt’altro che scontata.
FATTORE LISTE- L’idea iniziale del Milan era quella di portare Nava in Prima squadra. Figlio di Stefano, noto ex difensore del Milan degli anni '90 ed attuale opinionista sportivo dopo aver allenato la formazione Primavera rossonero, il classe 2004 ha fatto tutta la trafila nelle giovanili e attualmente è il titolare della Primavera, con cui è riuscito ad arrivare fino alle semifinali della scorsa Youth League. Per un giovane è sempre meglio la strada della continuità sul campo per crescere e migliorare. Poi la scelta è ricaduta sull’esperienza di Mirante, richiesta accontentata di Pioli. Utile per lo spogliatoio e per le liste Uefa, almeno fino a ieri quando è arrivata la doccia gelata della lesione al polpaccio subita da Sportiello. Il Milan ora ha bisogno del miglior Mirante anche sul campo per proseguire la marcia in vetta alla classifica di serie A.