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    Milan, Mirabelli: 'Contestazione? Ci sta. Il nostro progetto richiede tanto tempo. Le colpe sono tutte mie'

    Milan, Mirabelli: 'Contestazione? Ci sta. Il nostro progetto richiede tanto tempo. Le colpe sono tutte mie'

    Il direttore sportivo del Milan Massimiliano Mirabelli ha parlato a Premium Sport dopo la sconfitta contro l'Atalanta, l'ennesima della stagione: "Cosa è emerso dal confronto del dopo partita? Tutti i post partita vengono seguiti da dei confronti con il mister e con Fassone: analizziamo le situazioni. Ci dispiace, per l’ennesima volta, commentare una sconfitta. Sapevamo di attraversare un momento difficile, ma sappiamo anche che questo progetto richiede tanto tempo, tanto lavoro, dobbiamo rimanere uniti finché questo progetto non lo porteremo a termine. Finché la testa e le gambe non si accenderanno. Abbiamo una squadra che alla prima difficoltà non riesce più a ritrovare sé stessa: forse perché siamo un gruppo giovane, forse perché la maglia pesa troppo. Contestazione? Mi pare logico che alla fine si perda un po’ la pazienza, ma i nostri tifosi ci hanno sempre sostenuto. Noi non dobbiamo promettere nulla, abbiamo il dovere di non demoralizzarci e concentrarci fin da subito sui prossimi impegni. Dopo tante delusioni dovremo lottare e cercare di fare le cose per bene per far sì che chi ci guarda ci ritenga degni di indossare la maglia del Milan"

    Poi a Sky: "Gattuso? Rino è un grande uomo, un grande tecnico. Sapevamo di dover affrontare delle grandi problematiche. Lo vedevamo stanco, ma lui dalla mattina agli allenamenti lavora sempre. Vive il Milan in maniera importante. Tiene tantissimo alla squadra, ha delle idee da allenatore davvero importanti. In questo momento è difficile dirlo ma dobbiamo essere uomini. Quando le cose vanno bene è tutto bello, è facile lavorare e fare le cose. In questi momenti molto difficili dobbiamo restare uniti per portare la barca in porto. Dobbiamo avere tutte le critiche possibili ed immaginabili. Ci serve una corazza molto forte per respingerle. E' giusto che io sia protettivo, sono il responsabile, degli acquisti, dei rinnovi, dei riconfermati. La responsabilità maggiore la sento mia, le critiche devono essere rivolte a me. Sono orgoglioso di tutti questi giocatori che sono professionisti esemplari, si allenano in maniera importante solo che per svariati motivi non riusciamo ad essere una squadra. Abbiamo tutti quanti ben chiaro qual è il nostro tema e i nostri problemi. Sto volentieri sotto i riflettori a prendermele tutte io, l'importante è che lascino stare la squadra".

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