Milan, Mexes:| 'Meglio del Real Madrid'
Non vede l'ora di tornare in campo, con i nuovi colori addosso ma il solito numero 5 sulle spalle («Spero di essere all'altezza di un campione come Costacurta »), per il Milan ha lasciato perdere anche le offerte del Real Madrid, ma nei pensieri di Philippe Mexes c'è ancora tanta Roma. «Perché me ne sono andato? Quando si prendono certe decisioni, si bilanciano gli aspetti positivi e quelli negativi - spiega -. Non c'è solo il campo, ma anche la vita privata. Poi stava cambiando la proprietà della società e io non posso dimenticare che due anni fa non giocavo (Ranieri gli preferiva Juan e Burdisso, ndr)». Inoltre, resistere a un sogno che il difensore francese aveva sin da bambino era proprio difficile. «Quando si è piccoli è normale immaginarsi di giocare in squadre come il Milan, il Barcellona, il Manchester o il Real. Ho scelto il rossonero perché ho un carattere particolare. Ho agito allo stesso modo di quando preferii la Roma al Manchester. Ho pensato ai vantaggi e alle prospettive di crescita che mi poteva garantire questo club». Tra cui, evidentemente, c'è la Champions: «Se non è all'altezza il Milan, quale altra squadra lo è?»
QUANTI RICORDI - Roma, comunque, gli è rimasta nel cuore. «Mi mancheranno soprattutto lo spogliatoio e la gente» , confessa Mexes. Sette anni per un calciatore equivalgono a metà carriera e per il francese sono stati quelli della maturazione e della consacrazione. «E' stato un periodo eccezionale. Devo ringraziare la società, i tifosi e la città per tutto quello che ho ricevuto. Adesso però mi sento milanista al 100%. Sento ancora i miei vecchi compagni e mi dicono che gli manco per giocare a carte (risata, ndr). Non nascondo che guarderò sempre con attenzione tutto quanto accadrà alla Roma: per me sarà impossibile staccarmi da quella realtà». Tra gli amici rimasi nella Capitale ci sono Totti e De Rossi. «Non riesco ad immaginare cosa proverò nel momento in cui li affronterò. Mi toccherà marcare Francesco? Capitava anche in allenamento, ma so già che in partita sarà tutto diverso. A De Rossi posso augurare solo il meglio possibile perché se lo merita. Se può essere lui il nostro 'Mister X'? Sarebbe un grande colpo per il Milan, ma lascio questo gioco ai tifosi».
IN ATTESA DI IBRA - Per Mexes la nuova avventura comincia ad handicap, visto che il grave infortunio al ginocchio lo terrà fuori fino a settembre («Non è il caso di fare previsioni sul mio rientro»). Così, insieme al programma di recupero, il francese si dedica all'inserimento nel nuovo gruppo. «Per me è più facile parlare in francese con Flamini e Taiwo, ma qui ho trovato tanti ragazzi che mi hanno accolto benissimo. Mi impegnerò per essere alla loro altezza» . Chi non ha ancora incrociato, invece, è Ibrahimovic (atteso per lunedì). E sarà un incontro particolare visto che i loro duelli hanno spesso fatto scintille. «Intanto gli ho rubato il posto a tavola (altra risata, ndr). Per il resto posso dire che le nostre sono state sfide accese, ma anche che tutto è finito al 90'. Ad ogni modo, meglio averlo come compagno che come avversario».