Dopo la passerella (in panchina) di San Siro ieri con il Cagliari, Maxi Lopez parla per la prima volta da milanista in conferenza stampa, alla presentazione ufficiale. "Dal primo minuto di ieri ho provato diverse sensazioni. Sono arrivato lunedì, ho dovuto aspettare fino all'ultimo momento. Sono stato sempre fiducioso, la società è stata chiarissima con me. L'intenzione è stata quella di stare qui. Il Milan è la squadra dei miei sogni, bisogna rischiare un po' per arrivare a questo. Sapevo che prima o poi ci sarei arrivato: adesso farò il massimo per rimanere qui a vità".

 

L'ATTESA IN HOTEL "Dal primo momento Galliani era stato chiarissimo. Io ero consapevole della situazione, si doveva aspettare un po'. L'ansia di arrivare in questa squadra importante era molta".

 

LA SCELTA DEL NUMERO "Al Milan tutti i numeri sono pesanti. Andrea Pirlo è stato importante per la società e per la gente. Renderò al massimo per rendere onore a questa maglia".

 

LA CONVIVENZA CON IBRA: "Per caratteristica io sono uno più di referenza. Dipende dalle partite e dal Mister. Se un centrocampista segna è una buona cosa, come lo fanno Nocerino, Boateng e lo stesso Ambrosini".

 

I RAPPORTI CON TEVEZ: "Non mi sono sentito ultimamente con lui. E' un grande giocatore e professionista, farà parte di un'altra squadra. Mi auguro possa tornare grande".

 

IL PRIMO APPROCCIO CON ALLEGRI:  "E' stato piacevole andare in panchina e capire l'idea e l'atteggiamento. I miei compagni mi hanno accolto benissimo. Ho parlato anche con il Mister, voglio rendere al massimo livello già per la prossima partita".