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    Milan, Maldini: 'Non sono qui solo per i ricavi, ma anche per i risultati'. E dà un'indicazione per Leao

    Milan, Maldini: 'Non sono qui solo per i ricavi, ma anche per i risultati'. E dà un'indicazione per Leao

    Il Milan sfida il Tottenham a Londra nel ritorno degli ottavi di Champions League. Prima del fischio d'inizio, il direttore dell'area tecnica rossonera Paolo Maldini è intervenuto a Sky Sport, partendo da un ricordo di Italo Galbiati: "C'è grande tristezza perché per noi è stato una figura importantissima. Per noi intendo una generazione che hanno fatto una generazione e per quelli che sono arrivati con Sacchi e Capello. Una persona amante del calcio, della tecnica e del Milan. Con i suoi consigli ha fatto migliorare tanti giocatori".

    ESAME PER DIVENTARE GRANDI - "Tornare tra le prime 8 d'Europa sarebbe un risultato incredibile. Ricordiamo da dove siamo partiti e come siamo arrivati a questo punto. Dopo sette anni senza Champions, con delle risorse sicuramente diverse rispetto al Milan vincente. Ho grande rispetto per questo percorso che abbiamo fatto. Un percorso che non ci mette di diritto tra le prime otto d'Europa, questo lo fa la storia. Alle spalle abbiamo un'idea di tornare dove noi apparteniamo, ma per noi è un'impresa titanica. Non la partita di stasera, ma esserci stabilmente".

    LO STADIO - "Ieri abbiamo potuto vedere la bellezza di uno stadio moderno e proprio questi discorsi che facciamo noi che abbiamo giocato centinaia di partite a San Siro, sappiamo la bellezza di uno stadio del genere, ma dobbiamo essere consci che senza uno stadio moderno è difficile essere competitivi".

    PIU' FACILE GIOCARE CHE ASPETTARE IL RISULTATO DA FUORI? - I dolori sono tanti ma vorrei tanto giocare e la tensione resterà dal 1' al 90'. Una tensione diversa ma sempre bella".

    QUANTO PENSA AL BILANCIO E QUANTO A ESSERE TRA LE PRIME OTTO D'EUROPA? - "Credo che nell'era moderna se non hai un bilancio da grande squadra, difficilmente sei tra le prime quattro in Italia e le prime otto d'Europa. Io guardo i bilanci perché è parte del mio lavoro, ma parlo di ambizione sportiva. Non sono qua solo per avere ricavi superiori, ma anche per avere risultati sportivi adatti al tipo di club. Dobbiamo essere ambiziosi dal punto di vista sportivo".

    PRIME - A Prime Video, Maldini ha aggiunto: "La nostra storia purtroppo è pesante, questa è la storia di una squadra ambiziosa e di un club importante. Tutti sappiamo che giocare con la maglia rossonera è un grandissimo peso. Siamo pronti ad entrare fra le prime 8? Dobbiamo sfruttare l’occasione, ce l’abbiamo. Siamo lì stabili? Assolutamente no. Il percorso che abbiamo fatto è sotto gli occhi di tutti, dobbiamo essere orgogliosi di essere qua a giocarcela. Le difficoltà ci saranno, senza dubbio".

    CHE DIFFICOLTA' PREVEDE - "Le difficoltà sono date dai loro giocatori, dall’ambiente e anche dal tipo di partita. Quindi tutto l’insieme è difficile ma anche stimolante. Sono partite in cui provi la tenuta dei tuoi giocatori".

    COME HANNO AFFRONTATO LA CRISI - "Come avvengono queste cose, non lo so. Perché finisce la prima parte di stagione che sei secondo, vicino alla prima squadra. Inizia un periodo di allenamento, una nuova stagione, alla fin fine ha fatto che le stagioni fossero due in una. Parti molto bene con la Salernitana, parti molto bene con la Roma e poi prendi due gol negli ultimi cinque minuti e lì cambia tutto. L’aspetto psicologico è importante. La squadra, non essendo ancora a quel livello lì, può avere dei rimbalzi. Il mister ha provato a mettere a posto le cose cambiando modulo, cercando soprattutto di non prendere gol perché ogni azione prendevamo gol, nel mese di gennaio abbiamo preso decine di gol. Cosa che non succedeva prima. Da lì poi ripartire con i concetti che ci hanno portato a poterci giocare queste partite: essere aggressivi, cercare di giocarcela con tutti, essere coraggiosi".

    LA DIFESA A CINQUE - "Questa domanda me la fai sapendo che non mi piace la difesa a 5 in generale (ride insieme a Nesta, ndr). Abbiamo sempre parlato di quello, abbiamo sempre giocato a quattro. L’idea di cercare compattezza ii un momento difficile è logica. Lo puoi fare attraverso la difesa a 5, attraverso la difesa a 4 con un centrocampista in più, lo puoi fare in mille maniere. Il ruolo mi impone di parlare con l’allenatore, di vedere cosa si può fare per migliorare una situazione che stava diventando delicata. Naturalmente le idee e le decisioni sono sue e vengono poi supportate. Quello che si chiede ad un club come questo è quello di essere coraggiosi e ambiziosi anche nelle difficoltà. Dobbiamo sempre pensare a dove siamo partiti e con quali mezzi siamo arrivati qua, dobbiamo essere orgoglioso di questo percorso. Siamo diventati più ambiziosi con lo scudetto dell’anno scorso che era una cosa inaspettata, quindi ha alzato l’asticella. Siamo lì pronti ad essere sempre competitivi per vincere? Forse no, ma dovremo essere contenti di dove siamo".

    L'ESCLUSIONE DI IBRAHIMOVIC DALLA LISTA CHAMPIONS - "C'è stata una discussione con l'allenatore, ma Zlatan si è allenato dopo la prima partita con il Tottenham. Abbiamo parlato con lui e ha capito".

    RINNOVI - A SportMediaset, Maldini ha aggiunto: "La qualificazione Champions può cambiare scenari per i rinnovi, tipo Leao? Sì, i bilanci sono importanti e più soldi entrano e più avremo disponibilità, ma è l'ambizione sportiva a doverci portare a fare cose diverse e più importanti".

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