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    Milan, Maldini-gol a San Siro 12 anni dopo: Daniel brilla sotto gli occhi di papà Paolo, il futuro è già deciso

    Milan, Maldini-gol a San Siro 12 anni dopo: Daniel brilla sotto gli occhi di papà Paolo, il futuro è già deciso

    • Federico Albrizio
    Un Maldini sul tabellone dei marcatori di San Siro, quasi dodici anni e mezzo dopo. Quella con il Monza era un'amichevole di pre-campionato, utile più per mettere minuti nelle gambe in vista del preliminare di Europa League con lo Shamrock, ma per Daniel la gara avrà un valore speciale, avendo realizzato un gol che in famiglia mancava dal 30 marzo 2008, ultima rete in carriera di papà Paolo contro l'Atalanta. L'ex capitano lo aveva messo di testa, il figlio ha deciso di fare le cose per bene: doppio scambio con Paquetà, piattone aperto e pallone a fil di palo. Manifesto di quel talento di cui si parla da anni e che gli ha permesso di conquistare non solo la fiducia di Stefano Pioli, ma anche quella dei compagni che in campo dialogano con lui e lo cercano senza lo scetticismo che spesso accompagna l'inserimento dei giovani in prima squadra.

    FUTURO DECISO - A San Siro una buona prova condita dal gol, un primo mattone per costruire la propria posizione all'interno del Milan. Che su di lui ha le idee chiare: il percorso di crescita deve continuare in casa, sotto l'ala protettrice di Ibrahimovic. Niente prestiti nelle intenzioni della dirigenza, neanche a quel Monza trafitto ieri e che aveva provato a ingaggiarlo sfruttando gli ottimi rapporti con i rossoneri e con il suo agente. A differenza di altri giovani come Brescianini, che saranno ceduti in prestito per farsi le ossa e accumulare esperienza altrove, Maldini resterà in rossonero, nonostante i dubbi che accompagnano una decisione del genere. Se è vero che Pioli non chiude la porta ai giovani ("Quelli bravi giocano, sta a loro conquistare spazio in allenamento e quando chiamati in causa"), va considerato anche che sulla trequarti e sugli esterni il Diavolo registra ora un certo affollamento: Rebic, Leao, Castillejo, Calhanoglu, Paquetà, Saelemaekers e l'ultimo arrivato Brahim Diaz, giocatori che partono decisamente avvantaggiati nelle gerarchie. Il rischio per il classe 2001 di guardare spesso e volentieri gli altri dalla panchina è alto vista la concorrenza, ma il Milan è deciso ed è convinto che Daniel possa avere le giuste occasioni per esibire ancora tutte le sue qualità nel corso della stagione. E per dare il via a un nuovo capitolo della dinastia Maldini in rossonero.

    @Albri_Fede90

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