Maldini: 'Berlusconi inelegante. Se il Milan vuole vincere tra 12 anni, io e Boban andiamo via. Ma non è così'
SU GIAMPAOLO - "Se una decisione viene presa a metà campionato, il campionato già andato. Se invece è presa all'inizioPuò essere affrettata, c'è questo rischio, ma c'è anche l'idea di incidere sulla stagione in corso. Forse non siamo stati bravi nel parlare e nel dire gli obiettivi. Abbiamo ereditato una squadra con un passivo di 125 milioni, tante cose non sono state dette. Abbiamo preso una multa da 12 milioni e siamo stati esclusi dall'Europa per colpa delle gestioni precedenti. Il cammino è difficile, sono abituato alle critiche. Sono convinto di quello che sto facendo, lo sto facendo al massimo. La nostra permanenza, lo sappiamo, è legata ai risultati".
SU BERLUSCONI - "Berlusconi è stato un grandissimo presidente, il migliore che potessi avere. Gli voglio bene, ma questa sua tendenza a risultare sempre spiritoso lo rende inelegante, ma è una cosa personale. L'affetto resterà immutato".
SUL PROGETTO - "La mia storia è pesante: la mia presenza e quella di Zvone testimoniano che non vogliamo tornare a quei livelli tra 10-15 anni. Non ho tutto questo tempo: o meglio, ce l'ho, ma non vogliamo aspettare tutto questo tempo. La nostra presenza dovrebbe dare una garanzia per tornare a determinati livelli in tempi accettabili. Quantificarli diventa difficile. Se nell'idea della società - ma non è così - c'è la volontà di tornare competitivi tra 10-15 anni e fare dodici anni da squadra di media classifica, non saremo più a capo della direzione sportiva".