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    'Arabia stimolante, nuovo San Siro con l'Inter'

    'Arabia stimolante, nuovo San Siro con l'Inter'

    Paolo Maldini parla senza peli sulla lingua. L'ex dirigente del Milan ha dichiarato in un'intervista al quotidiano La Repubblica: "Resterò nel board Uefa di ex campioni e allenatori per le riforme tecniche del calcio. L'idea di Boban è azzeccata. Continuerò. Nel confronto tra arbitri, capi arbitri, ex calciatori e allenatori su determinate regole, mi ha impressionato la quasi unanimità dei calciatori, con grande sorpresa degli arbitri. Il distacco è evidente, la prospettiva è diversa, il calciatore capisce l'intenzionalità del gesto. L'esempio è il fallo di mano: il 95% di allenatori ed ex calciatori la pensavano alla stessa maniera. Io sono per interrompere le partite il meno possibile: lo spettacolo non è interrompere, però si deve imparare ad accettare anche l’errore. Quanto agli infortuni, si gioca troppo, ma la voce del calciatore non viene mai ascoltata". 

    SIRENE ARABE - "Io dirigente in Arabia Saudita? Per il mio lavoro le alternative al Milan sono molto limitate. Non potrei mai andare in un'altra squadra italiana, eventualmente valuterei solo l'offerta di una squadra straniera di alto livello. A me piace vincere e costruire. L'Arabia potrebbe essere una opzione stimolante, chissà". 

    STADIO NUOVO - "E' stato un motivo di scontro. Io non potevo mettere la faccia su un progetto da 55-60 mila posti, quasi tutti corporate e con pochissimi biglietti popolari. Non potevo lasciare un'eredità così alle nuove generazioni milaniste. Non potevo supportare questo piano. Ho lottato per fare capire che serviva uno stadio più grande e con parte di posti accessibili a tutti. La media di oltre 70 mila spettatori a San Siro, la scorsa stagione, dimostra che avevo ragione. Un nuovo San Siro moderno e accogliente è fondamentale. L'idea che lo stadio nuovo dia 80 milioni in più da investire sul mercato è da rivalutare, come dimostrano i numeri della stagione scorsa. Quando raccontavo le potenzialità e l'unicità che ha il Milan rispetto ad altri club, probabilmente suscitavo ilarità. Ma io so che è così. Se ci fosse la possibilità, e in questo il sindaco è assolutamente responsabile, lo stadio lo farei a San Siro, magari ancora con l'Inter. Dopo 5 anni non solo non c'è il primo mattone, ma non sappiamo neanche dove si farà lo stadio: non mi sembra un gran successo. Quella del nuovo San Siro sarebbe anche una grande occasione per la rivalutazione dell'area: è verde destinato ai cittadini di una zona di Milano che rischia l'abbandono. Milano, negli ultimi 10 anni, è ridiventata trainante in Europa perché abbiamo superato vecchie barriere mentali. Dobbiamo avere paura del degrado, non del futuro. L'attuale San Siro è iconico, ma rendiamoci conto che sono stati i grandi campioni che ci hanno giocato a renderlo tale. È ancora fantastico dal punto di vista sportivo, ma serve una nuova storia: il passato è passato, Milano ha sempre guardato al futuro". 
     

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