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    Milan, l'indagine su RedBird: i PM studiano il dossier per nuovi soci in Arabia. Penalizzazioni? La giustizia sportiva chiede gli atti

    Milan, l'indagine su RedBird: i PM studiano il dossier per nuovi soci in Arabia. Penalizzazioni? La giustizia sportiva chiede gli atti

    • Redazione CM
    L'inchiesta della Procura di Milano sulla vendita del Milan da Elliot a RedBird con l'accusa di reato di "ostacolo alle autorità di vigilanza" contestate all'ex-ad Ivan Gazids e all'attuale ad Giorgio Furlani e in cui l'ipotesi è quella che il club sia ancora nelle mani del fondo Usa della famiglia Singer continua ad approfondirsi e ad allargarsi, con le perquisizioni nella sede del club di lunedì che avranno delle inevitabili conseguenze. I PM stanno infatti indagando sia su i pc e smartphone sequestrati, ma anche sui documenti stilati per un possibile nuovo socio da far entrare, magari dall'Arabia Saudita.

    I DOCUMENTI D'ARABIA - Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti, gli inquirenti stanno analizzando con attenzione sulla cosiddetta "Investor Presentation", il documento con cui l’attuale proprietà stava presentando l’opportunità di investire nel Milan a potenziali partner in Arabia e Medio Oriente. I PM milanesi Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri sostengono o stanno provando a confermare la tesi che il vendor loan possa in realtà ancora permettere a Elliott di controllare parte del Milan. Le perquisizioni nascono anche da qui.

    NO AD ALTRI REATI - L'accusa come detto è solo quella di ostacolo alla vigilanza, in particolare da parte della Figc, ma nell'inchiesta, almeno per il momento, non ci sono altre ipotesi di reato societari, né contestazioni con riferimento al decreto legislativo 231 del 2001, che fa riferimento alla responsabilità degli enti per reati commessi dai suoi amministratori. Quindi a livello penale il Milan è ad oggi parte terza, come specificato tra l'altro anche dalle note emesse da RedBird in questi giorni. 

    LA FIGC CHIEDE I DOCUMENTI - Il problema potrebbe invece nascere dal punto di vista sportivo.
    Se infatti questi reati penali sono "ad personam" lo stesso potrebbe non valere per la giustizia sportiva (Procura della Figc) che, infatti, è pronta a chiedere gli atti alla Procura di Milano una volta chiusa l'inchiesta per poter valutare la portata degli eventi e formulare eventuali accuse e ipotesi di penalizzazioni, non solo per i dirigenti, ma anche per il club. Ipotesi eventualmente che si sposterebbero sulla prossima stagione. Per tempistiche è infatti impossibile che una decisione possa essere presa entro la fine di questo campionato.

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