Leonardo: 'Bonucci alla Juve? Nasce tutto da lui. Ripartiamo da Gattuso'
SULLE PRIME SENSAZIONI: "Io avrò un ruolo rispetto a quello che il Milan produce. Dall'alto ho visto un grande interesse per il calcio, una struttura giovane e capace. Sono felice per come mi hanno scelto, è stato uno studio di mercato. C'è stato un percorso fra di noi, fino alla decisione finale di lavorare insieme. E' un inizio, abbiamo bisogno di tempo però la mia è una storia di venire qui dopo 9 anni, solo il fatto di incontrare di nuovo persone così è stato emozionante".
SULLA TRATTATIVA CON LA JUVENTUS: 'Non ho incontrato solo loro, siamo arrivati durante il mercato e in ritardo quindi avevamo l'obbligo di rivedere tante persone. Siamo molto legati al Financial Fair play, non sarà un mercato folle. Cercheremo di fare un mercato saggio e moderato. La situazione parte per un desiderio di Leonardo Bonucci, poi vedremo se si potrà realizzare meno. Dobbiamo vedere se si può fare o meno, parte da una idea sua molto tranquilla".
SUL PASSATO ALL'INTER E LE CONTESTAZIONI: 'Rispetto le posizioni, se c'è da discutere i sentimenti è perché ci sono stati. E' comprensibile. L'ho vissuto al momento del mio passaggio all'Inter, capisco e lo rispetto'.
SE E' LA PIU' GRANDE SFIDA POST GIOCATORE: 'E' sempre difficile però non credo che sei così distante della realtà. I ritorni sono sempre difficili, qui c'è un pezzo della mia vita. Io qui sono diventato adulto, avevo 27 anni ma ho smesso di giocare qui. Tutta la mia vita da adulto è legata a Milano, quindi penso che sia una sfida importante. Non è la mia sfida, penso che ci sia un equilibrio di quello che può essere l'idea, la realizzazione, mi piace'.
SULLE CESSIONI E IL VALORE DELLA ROSA: 'Non c'è un giudizio per chi ha lavorato prima, negli ultimi anni ci sono stati due passaggi di proprietà. E' chiaro che cambia, che la squadra subisca dei cambiamenti. Arrivano persone con idee diverse, la squadra nella seconda parte del campionato ha fatto bene, facendo crescere il valore. Chi ha giocato meno ed è arrivato l'anno scorso diventano situazioni da vedere, probabilmente andranno via'.
PROGETTI: 'C'è da conoscere, mi mancano tante informazioni per esempio a livello di settore giovanile. Il progetto è dare una linea anche societaria, è la testa che guida ogni settore della società. Dobbiamo trovare un equilibrio di gestione, diventa difficile cambiare l'identità di questa squadra. C'è poco da cambiare, per molti sarà il secondo anno in questa società, cercheremo di inserire giocatori che possano fare meglio'.
SU GATTUSO: 'Il mio punto di vista è condiviso con la proprietà, Gattuso è stato il primo ad essere confermato nel comunicato di Elliott. Sento parlare di Conte ma nessuno ha mai parlato con lui, Gattuso è in proiezione positiva, è cresciuto con la squadra, è cresciuto come allenatore'.
SULLE POSSIBILI FORME PER PRENDERE I TOP PLAYER: 'Ogni situazione ha una formula diversa. Siamo legati al FFP, non penso sarà possibile fare il grande colpo. Ingaggi e cartellini sono quasi il doppio di qualche anno fa e questo non ci aiuta'.
SUGLI STIPENDI ALTI: 'Gli ingaggi di oggi sono molto pesanti, vanno ad incidere sui trasferimento. Questo diventa un grosso problema, hai un grande peso sul bilancio. Questi parametri rendono più difficile l'inserimento di grandi nomi'.
SUL SUO MOMENTO: 'Metto al primo posto il futuro, è un orgoglio essere stato scelto per riportare il Milan ai suoi livelli. Mi ha fatto pensare molto, passa un film nella testa, devo solo ringraziare, è un grande privilegio avere un'opportunità così'.
SULLE VOCI SU REINA E DONNARUMMA: 'Le offerte possono arrivare solo a partire da oggi e non sono arrivate. E' equilibrata questa coppia, abbiamo un portiere di grande proiezione come Donnarumma e un giocatore che ha fatto tutto nella sua carriera, ha 36 anni, porta equilibrio e bravura nello spogliatoio. E' un equilibrio che può essere gestito tranquillamente, ne abbiamo già parlato con Gattuso. Non so se arriveranno offerte, ho già iniziato a parlare con gli agenti. Rispetto a loro due non c'è niente fino adesso'.
SUGLI OBIETTIVI DI MERCATO: 'Il piano di Gattuso combaciava col mio. Torniamo sempre alle possibilità. Siamo in un puzzle, il mercato scatena una cosa e un'altra. Dobbiamo farla partire, vediamo come si incastrerà"'
SU MALDINI: 'Paolo è un grande amico, rappresenta la storia del Milan. E' un valore unico, enorme, se fosse con noi sarebbe una cosa molto bella. Vediamo'..
SUGLI ATTACCANTI IN USCITA COME KALINIC: 'C'erano tante trattative in corso. Non è stato un problema riprendere. Per Kalinic ci sono altre opportunità, non solo l'Atletico. Si sta parlando, ma ancora non si è vicini all'accordo. Su André Silva è un discorso diverso, bisogna vedere cosa vuole lui e cosa possiamo dare noi, è giovane, bisogna studiare la cosa migliore per tutti'.
SUL SUO STILE NEL MILAN: 'Penso che una società, alla fine, ha lo stile della proprietà, non dei suoi dirigenti. I dirigenti sono scelti, si basano sul loro modo, ma non sarò mai io a dire uno stile al progetto. Io eseguirò le linee di un progetto grande ed ambizioso, cercando di mettere in pratica delle linee chiare'.
SUL CAMPIONATO ITALIANO: 'La Juventus vive un momento massimo della sua storia, 7 Scudetti di fila, ed oggi punta la Champions League. Un'egemonia importante. Ma il Napoli, l'Inter, che quest'anno partirà molto forte, e la Roma, molto competitiva negli ultimi anni, si sono rinforzare. Poi c'è la Lazio, che ha fatto molto bene in Italia ed in Europa. Il campionato è molto difficile, anche se vince sempre una squadra. Dobbiamo tornare nell'élite delle squadre che possono andare in Champions'.
SUL DIRETTORE SPORTIVO: 'Una mano ci vuole, ci sono tante cose da fare in poco tempo. Ma la scelta delle persone è importante. Sarà fondamentale fare le cose con calma. E questo vale anche per i giocatori. Il margine di errore può aumentare tanto: faremo cose che riteniamo strategiche secondo le linee date dalla società: tutto ciò che faremo sarà pensato'.
SUI GIOCATORI IN AMERICA: 'Avrei preferito averli qua, averli vicino, per poterci parlare. Ci parlerò al telefono, torneranno al 6. Le cose stanno andando avanti nonostante la distanza'.
SULLA RICHIESTA DI BONUCCI, NONOSTANTE LA FASCIA DI CAPITANO: 'E' molto normale che un giocatore possa avere un desiderio. Un giocatore non chiede solo di andare via, il progetto che arriva e gli obiettivi. Basandosi su questo, lui conosce gli equilibri. E' arrivato l'anno scorso come simbolo del cambiamento. In grande sintonia si cercherà di vedere cosa succederà. Non è detto che vada'.
SU LOCATELLI: 'E' un ragazzo nato qua, è normale che fosse come un figlio. C'è un rapporto sentimentale e una parte più pratica. Bisogna vedere le intenzioni del giocatore, ma secondo me non ha concluso il suo percorso di crescita e se lo continuasse qua sarebbe meglio per tutti'.
SU LEGAMI E SENTIMENTI - "Penso che il calcio sia cambiato, il FFP non si può cancellare. Il calcio che genera più soldi è quello inglese. Poi ci sono i sentimenti, la storia, la tradizione. Penso che il Milan ha avuto giocatori e dirigenti più importanti di me, non sono quello che rappresenta di più. Non sono stato un pallone d'oro, la scelta legata a me è abbastanza professionale. In questa struttura piano piano bisogna investire tanto su questo legame. Servono figure che possano rappresentare questa storia in maniera importante".
SUL SETTORE GIOVANILE - "Ci vorrà un po' di tempo, dovremo conoscere meglio questa realtà. Negli ultimi due anni sono stato lontano da questa realtà. Ora dobbiamo dare priorità alla prima squadra, il 17 agosto c'è la scadenza, anche il Settore Giovanile è un obiettivo importante, sicuramente lo sarà. Le valutazioni su persone e ruoli sono molto importanti".
FINALE - "E' una cosa impressionante quello che rappresenta il Milan. Io sono sommerso di cose, questa è la forza del Milan. E' un ritorno che cambia la mia vita in generale, e c'è la voglia di riportare il Milan dove tutti noi desideriamo".
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