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    Milan, Leao: 'Pioli? All'inizio non eravamo in sintonia, poi mi ha messo in condizione di fare la differenza'

    Milan, Leao: 'Pioli? All'inizio non eravamo in sintonia, poi mi ha messo in condizione di fare la differenza'

    • Redazione CM
    Rafael Leao presenta oggi il suo libro 'Smile', in cui l'attaccante portoghese si racconta a tutto tondo toccando vari aspetti, e in queste ore cominciano a emergere nuovi passaggi del volume.

    Tra questi c'è il Milan, a cui è stato dedicato un intero capitolo intitolato proprio con il nome del club e al suo interno si trovano alcuni pensieri legati all'approdo in rossonero nel 2019. Pensieri che fanno capire chiaramente come il rapporto con Marco Giampaolo, allora tecnico del Diavolo, fosse complicato.

    ZERO FEELING - Non è scoccata la scintilla tra l'ex giocatore del Lille e Giampaolo, esonerato dopo sole sette partite per lasciare spazio all'attuale allenatore Stefano Pioli. Nel suo libro, Leao racconta: "Nella mia carriera al Milan ho avuto due allenatori, o forse solo uno. Tra me e mister Giampaolo non c’era praticamente alcun tipo di rapporto, non ci parlavamo, ero da poco a Milano e per un calciatore come me, a diciannove anni, ambientarsi era la prima sfida da affrontare. Inizialmente cercavo nello spogliatoio un lessico famigliare, così mi ha aiutato un po’ con la lingua André Silva, l’unico portoghese che c’era in squadra, ma dopo un mese è stato ceduto quindi ho iniziato a legare con altri nuovi calciatori come Ismael Bennacer, acquistato tre giorni dopo di me e che ancora oggi chiamo fratello".

    IL PERIODO - Leao prosegue, raccontando altri dettagli del periodo sotto Giampaolo, non risparmiando critiche all'ex allenatore rossonero: "Fin da subito avevo degli obiettivi, ma non è stato facile, il mister non aveva capito come inserirmi in campo e con lui avevo un rapporto freddo; saluti formali ad allenamento e nient’altro, la difficoltà a comunicare che si aggiungeva a quelle della squadra in campo. Giocavamo male, io poco, e dopo qualche partita il mister è stato esonerato. Solo sette giornate ed è cambiato tutto di nuovo".

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    PIOLI - Leao parla poi anche dell'arrivo di Stefano Pioli sulla panchina del Milan: "Nuovo allenatore, nuovi metodi: dovevo provare a trovare spazio e un modo di comunicare con mister Pioli. All’inizio con Pioli non eravamo in sintonia, ricordo una sua conferenza stampa che mi aveva infastidito, in cui aveva detto cose che secondo me non doveva dire, di cui doveva discutere prima davanti alla squadra".

    'CI SIAMO CAPITI' - Un inizio complicato, poi i due hanno trovato il modo di lavorare insieme: "C’è voluto tempo prima che capissimo come relazionarci, lui intanto ha avuto la bravura di trovare il miglior modo per far giocare me e la squadra - spiega Leao -. Mi ha messo nelle condizioni di poter fare la differenza e così ci siamo avvicinati. Il segreto è stato trovare un modo chiaro e diretto di parlarci. È normale che ci siano delle discussioni all’interno di uno spogliatoio, ci sono ovunque. E come nella vita, come nelle famiglie, non parlarsi è spesso la peggior scelta che tu possa decidere di fare. Parlando si chiarisce sempre tutto, a volte non va come volevi, certo, ma meglio una verità che può farti male che una bugia".

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