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  • Milan, Leao non si ferma più: che gol col Portogallo. Nel 2024 solo Vinicius fa meglio di lui

    Milan, Leao non si ferma più: che gol col Portogallo. Nel 2024 solo Vinicius fa meglio di lui

    • Andrea Distaso
    La stella di Rafa Leao torna a brillare pure con la maglia del Portogallo, dopo averlo fatto a più riprese con quella del Milan nei primi mesi del 2024. Il bel gol con cui l’attaccante rossonero ha aperto le marcature nell’amichevole di Guimaraes contro la Svezia (partita poi terminata 5-1 per i lusitani, ndr) è un po’ il manifesto della voglia di prendersi definitivamente la scena in un anno che porterà peraltro anche all’Europeo di Germania. E’ un giocatore completamente trasformato quello che nella seconda parte di stagione ha preso per mano la formazione di Stefano Pioli, trascinandola sino al secondo posto in campionato - con tanto di sorpasso su una Juventus che era arrivata ad amministrare un vantaggio di 7 punti - e ai quarti di finale di Europa League, dove è attesa dal derby italiano contro la Roma. Dei 10 gol e degli 11 assist totalizzati da agosto ad oggi, Leao ha decisamente svoltato dallo scorso gennaio, quando è entrato da protagonista in ben 12 reti, considerando tutte le competizioni.

    LEADER - Un Leao più coinvolto nella manovra della squadra, andando ad ispirare molte delle giocate più pericolose del Milan anche quando non è suo l’assolo determinante e finalmente più efficace, dopo le sofferenze della prima metà di stagione e gli appena 4 gol tra campionato e Champions League che avevano alimentato le critiche sul rendimento troppo discontinuo del classe ‘99. Amplificate dalle difficoltà che più in generale il Milan ha dovuto fronteggiare da ottobre a dicembre, complice una catena incredibile di infortuni che non ha risparmiato nemmeno il numero 10, e dalle maggiori responsabilità derivanti dalla nuova maglia e dal nuovo contratto ottenuti l’estate scorsa. Un primo passo per provare ad assurgere a quel ruolo di leader tecnico e di potenziale fuoriclasse che il portoghese aveva sempre dato l’idea di voler rifuggire per trovare una sua più personale comfort zone nel culto dell’estetica e delle giocate belle ma non necessariamente definitive per determinare un risultato. Tanto che, per un semplice confronto statistico coi principali attaccanti esterni sinistri che militano nelle più importanti formazioni europee, i numeri di Leao ad oggi non sfigurano affatto. Al netto di infortuni e delle presenze collezionati dai vari protagonisti, i 21 gol tra reti e assist portati alla causa da Leao sono inferiori soltanto ai 25 di Vinicius jr (26 +9) e si mettono dietro i 16 di Kvaratskhelia (10 e 6), gli 11 + 5 di Luis Diaz e gli 8 e 5 di Martinelli dell'Arsenal.
     

    CHE PERLA CONTRO LA SVEZIA - Un salto di qualità da perfezionare in maglia rossonera - dove il suo bottino complessivo è salito a 53 gol in 199 partite - e necessariamente anche con quella della sua nazionale, dove la successione alla pesantissima eredità di Cristiano Ronaldo è già cominciata. E in occasione del test amichevole di preparazione verso Euro 2024, contro la Svezia Leao ha dato un saggio di una ritrovata cattiveria sotto porta, testimoniata dal destro di rara potenza e precisione che si è infilato all’incrocio dei pali della porta protetta da Olsen. 46 minuti in campo - nel tridente offensivo completato da Bernardo Silva e Gonçalo Ramos - prima di lasciare spazio a Bruma per ribadire a tutti che, tra le aspirazioni del Milan di concludere questa stagione con un titolo e col miglior piazzamento possibile in campionato e le rivali sul cammino degli uomini di Pioli, ci sarà un Leao in più sul quale poter contare. Il quarto centro col Portogallo, il settimo nel 2024 è lì a dimostrarlo.
     

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