AFP via Getty Images
Milan, Leao: "Differenze con Fonseca? Conceicao non mi lascia mollare. Vuole morire per i suoi giocatori e io voglio fare lo stesso"
- 1
FELICITA' - "La gioia di giocare con questa maglia, di giocare una partita di Champions League e con questa squadra che sta facendo un lavoro incredibile e ha vinto davanti ai nostri tifosi. Siamo felici".
CLASSIFICA - "Quello era il nostro obiettivo: l'ambiente è molto bello, tutti sono insieme e stiamo cominciando a capire cosa vuole il mister".
DIFFERENZE FONSECA-CONCEICAO? - "Sono allenatori diversi ma è la mentalità, di essere sempre sul pezzo. Si è avvicinato subito a me e non mi lascia mollare, fa così con tutti dall'inizio. Oggi nel secondo tempo non abbiamo fatto gol, ma siamo rimasti insieme difendendo indietro".
QUANTO TI PARLA CONCEICAO? - "Tanto. Sta cercando di aiutarmi come uomo e giocatore. Io sto cercando di capire cosa vuole lui che mi vuole bene. Cerco di dare sempre il 100% perché lui è quell'allenatore che vuole morire per i suoi giocatori e io voglio fare lo stesso".
MIGLIOR VERSIONE DI LEAO? - "Io cerco sempre di dare il 100% per la squadra. Alle volte non va bene, il calcio è così. Oggi è andata molto bene".
A Sky Sport:
CAMBIO MENTALITA'? - “Sì. È una cosa che da un po’ di anni non facevo. Il mister è qua vicino a me (ride, ndr). Sto cercando di cambiare questa cosa. Mister Conceiçao mi ha messo questo in testa, tutti i giorni. Il primo tempo quando sono vicino a lui sembra un inferno (ride, ndr). No scherzo. Sta portando questa mentalità, individualmente mi sta piacendo perché posso migliorare. Quando c’è il contropiede ora sono più vicino alla squadra e posso essere più efficace. Prima gli allenatori mi lasciavano più libero davanti, mister Conceiçao ha un’altra maniera di pensare, devo tornare perché pressiamo più compatti. Cerco di fare quello che chiede il mister, fisicamente sono più forte, poi ho il campo aperto per andare a puntare l’avversario”.
IL GOL - “Abbiamo un obiettivo tra me il mister, in questa situazione quando sono davanti alla porta devo prendere almeno lo specchio e fare male. In queste competizioni qua non ci sono tante opportunità davanti alla porta, quando ne hai 2-3 devi fare due gol. Voglio migliorare i miei numeri, voglio stare al livello di chi ha numeri alti”.
SERVIVA UN ALLENATORE CHE TI COCCOLASSE? - “Ovviamente, dal primo giorno mi ha fatto capire che vuole aiutarmi e che devo trascinare la squadra. Ed è quello che sto cercando di fare. Il mister sta cercando di aiutarmi e io devo ritornare questa cosa”.
IN EUROPA E' PIU' FACILE? - “In Champions c’è più spazio, in Serie A è una cosa completamente diversa: devo sempre trovare spazio per andare uno contro uno. In Champions c’è più spazio, e noi creiamo più occasioni in Europa. Queste squadre in Champions dobbiamo fare gol, dobbiamo ammazzarle quando abbiamo 2-3 occasioni altrimenti loro magari attaccano e fanno gol”
Commenti
(1)Scrivi il tuo commento
Tra qualche mese si lamenterà pure di conceicao……