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    Milan, Leao delude con il Portogallo: la terza stagione è quella della verità

    Milan, Leao delude con il Portogallo: la terza stagione è quella della verità

    • Alessandro Di Gioia
    Un Europeo Under 21 davvero sottotono, nonostante l'ottimo percorso del Portogallo di Rui Jorge, che è riuscito ad arrivare in finale e a sfiorare il primo trionfo nella competizione di categoria. Doveva, poteva essere il torneo della definitiva consacrazione di Rafael Leao, ma l'attaccante del Milan ha deluso la platea in tutte le  occasioni nelle quali è stato chiamato in causa, dopo non aver preso parte alla fase iniziale a causa di un infortunio. In patria tutti si aspettavano decisamente di più dal gioiellino classe 1999.

    EUROPEO INSUFFICIENTE. E QUELL'ATTEGGIAMENTO VISTO ANCHE COL MILAN... - Subentrato al 94' nei quarti di finale vinti ai supplementari contro l'Italia, titolare e sostituito dopo 60' nella semifinale vinta contro la Spagna, subentrato al 46' nella finale persa contro la Germania: l'unica costante è stato il rendimento altamente insufficiente da parte dell'ex Lille, apparso sempre abulico, scostante e svogliato, come capitato spesso anche nella stagione del Milan, soprattutto quando veniva schierato da prima punta. In nazionale la solfa non è cambiata, nonostante sia stato sempre collocato al fianco di un altro attaccante o di esterni molto offensivi, come Dany Mota, Tomas, Jota o Conceicao: deludente contro gli Azzurrini, quando nonostante i grandi spazi lasciati dalla squadra di Nicolato non è mai riuscito a far ripartire i suoi, scostante contro gli iberici e assolutamente inesistente nella finale di ieri, nonostante l'appuntamento storico e la possibilità di essere decisivo dopo essere subentrato sullo 0-0. Insomma, una rassegna da dimenticare, seppur chiusa con la medaglia d'argento.

    CONFRONTO TRA STAGIONI: I NUMERI NON MIGLIORANO, SERVE IL CAMBIO DI PASSO - Ora Leao deve capire cosa vuole fare della propria carriera. I mezzi tecnici ci sono e sono molto importanti, la testa e la voglia però devono necessariamente essere differenti, per restare e fare la differenza in rossonero. Quella che inizierà ad agosto sarà la terza stagione con la maglia del Milan e sarà decisiva per il futuro del portoghese, il momento della verità: anche perché, guardando i numeri, la seconda annata non è stata migliore della prima, nonostante il maggior impiego. Nel 2019/2020 sono arrivati sei gol e tre assist in 33 partite, nella scorsa sei gol e sette assist in 40 partite: gol decisivi ed esaltanti come quelli contro Benevento e Sassuolo, ma anche tante prestazioni da dimenticare. Serve il cambio di marcia, per potersi confermare in in grande club, vista anche la cifra pagata dai rossoneri per accaparrarselo, 23 milioni di euro: altrimenti le vie del mercato potrebbero anche portarlo via da Milano.

    @AleDigio89

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