Messias: 'Il Milan è il massimo della vita. Capisco i tifosi che volevano un nome importante, ma parlerà il campo'
Che emozioni provi dopo i primi giorni al Milan?
"Arrivare a Milanello, trovare giocatori importanti e un allenatore, è un'emozione che si prova poche volte nella vita. Sono contento di essere qui".
Il lavoro è la tua parola chiave?
"Solo il talento non basta, solo il lavoro non basta. Serve dare sempre il massimo".
Cosa vuole dire per te essere al Milan?
"Essere al Milan è il massimo della vita. Ogni giovane vorrebbe giocare qui. Sono orgoglioso di essere qui, sono stati ripagati i sacrifici che ho fatto. Sono felice di essere al Milan, una squadra con una storia incredibile".
Qual è il tuo ruolo ideale?
"Io gioco dove serve al mister. Io sono nato esterno d'attacco, poi ho fatto bene anche sotto punta. Deciderà lui dove farmi giocare".
Dei brasiliani del Milan chi è il tuo idolo?
"Fare solo un nome è difficile. C'erano tanti grandi giocatori brasiliani e non, tutti giocatori che mi hanno fatto emozionare. Quello era un Milan da sogno che ti faceva divertire".
Hai trovato difficoltà quando sei arrivato in Italia?
"Sono al Milan, devo giocare da giocatore da Milan. Il passato fa parte del passato, sono dei ricordi che restano, ma ora devo pensare solo a fare bene nel Milan".
Senti la responsabilità di essere al Milan dopo alcuni anni senza brasiliani?
"No, io gioco a calcio perchè mi piace. Essere o meno brasiliano non fa differenza. Il calcio è cambiato tanto, non sento questa responsabilità. Devo pensare solo dare il mio meglio per il Milan".
Potete lottare per lo scudetto?
"Anche l'anno scorso poteva vincere lo scudetto. Nelle prime partite ho visto una squadra aggressiva, ci sono tanti giocatori importanti. Ci proveremo".
Com'è stata la notte del tuo arrivo al Milan?
"Non ho dormito. Alle 2 mi ha chiamato il mio procuratore per darmi la notizia. Poi ho parlato con tutti, anche con Maldini. Ero felicissimo".
Cosa pensi delle prossime partite del Milan?
"Non vedo l'ora di scendere in campo, mi piace giocare partite importanti".
Cosa pensi dei tifosi che si aspettavano un grande colpo? "Capisco i tifosi che si aspettavano un nome importante. Il Milan mi ha dato fiducia, io devo ricambiarla, alla fine deve parlare il campo e non io".
Chi ti ha impressionato di più dei nuovi compagni?
"Mancano i nazionali. Ibra è un esempio per tutti. Io voglio imparare da tutti, prendere le cose migliori da tutti".
Cosa ti senti di poter portare al Milan?
"Questa squadra ha tante cose. Io porterò la mia voglia di lavorare e il mio modo di giocare".
Qual è il tuo sogno?
"Vincere lo scudetto e la Champions".
Sei pronto per il Milan?
"Sono maturato tanto, arrivo qui a 30 anni che è diverso che arrivare qui a 20 anni quando hai una testa diversa. Se sono arrivato adesso è perchè doveva andare così".
Confermi l''interesse del Monza?
"C'era il Monza e altre squadre, ma quando c'è il Milan le altre passano in secondo piano".
Cos'ha portato secondo te Maldini e Massara a prenderti?
"Mi hanno studiato, hanno visto qualcosa di importante, altrimenti non mi avrebbero preso. Sanno cosa posso dare".
Quanta voglia hai di giocare a San Siro? "Alla gente piace vedere la fantasia. Io spero di infiammare presto San Siro".