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Milan, le pagelle di CM: Díaz è una gioia per gli occhi, Hernández fa impazzire il Napoli
Milan
Maignan 7: fa la differenza, sempre. Intervento salvifico su Di Lorenzo nei minuti finali della gara.
Calabria 7,5: tiene in partita il Milan salvando sulla linea una conclusione di Kvaratskhelia. Duello epico con il georgiano che gli va via in rarissime occasioni.
Tomori 6: parte con qualche timore di troppo, specialmente quando deve iniziare l’azione. Sale di tono con il passare dei minuti.
Kjær 7: é tornato il ministro della difesa danese. Imperioso nel gioco aereo, solo la traversa gli nega la gioia del gol.
Hernández 7,5: qualità, quantità, progressione, attenzione in difesa: tutto il meglio del repertorio del francese nella notte di San Siro. Nel secondo tempo fa letteralmente impazzire mezza difesa del Napoli, provoca l’espulsione di Anguissa.
Tonali 6,5: prende le misure al palleggio azzurro dopo i primi 25’ di grande difficoltà. Ci mette una grande dose di dinamismo miscelato alla solita prova di cuore.
Krunić 6: errore grave in avvio di match ma Kvaratskhelia è distratto e grazia il bosniaco. Che fa il solito grande lavoro di filtro ma non è preciso dal punto di vista tecnico.
Díaz 7,5: la giocata sul gol di Bennacer, quando nasconde il pallone a tre avversari prima di partire verso l’area avversaria, è quanto di meglio ha offerto questa partita. E non è un caso che sia ancora lo spagnolo il grande protagonista della gara. Illusionista. (dal 35’ st Rebic s.v)
Bennacer 7: peggiore in campo fino al 35’. Poi il sinistro che decide la partita. Essenziale. (dal 21’ st Saelemaekers 6,5: è in grande forma e si vede)
Leão 7: progressione alla Weah nel primo tempo, con Anguissa e Rrhamani lasciati sul posto, e conclusione di poco a lato. Rafael si accende a sprazzi ma quando lo fa regala gioie ai tifosi rossoneri.
Giroud 6: sufficienza stiracchiata per il francese che prova a farsi largo contro Kim e Rrhamani senza grande successo.
Pioli 7: bravo e fortunato. Ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci. Il suo Milan mantiene la rotta quando divampa la tempesta e poi punisce il Napoli con le sue armi migliori.