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Milan, altro che Juve e Roma: se facevi punti con le 'piccole' eri già in Europa!
CHE DOLORI CON LE 'PICCOLE'! - Gli incubi per i rossoneri cominciano non appena si girano a guardare le squadre in fondo alla classifica. Analizzando i numeri, infatti, si evince come proprio le partite contro queste squadre, spesso neopromosse o in lotta per la salvezza, rischino di costare al Milan la qualificazione alla prossima Europa League. Il bilancio è impietoso: quattro punti con il Pescara, di cui tre soffertissimi nella vittoria di misura dell'andata a San Siro, stesso discorso con il Crotone, addirittura un punto in meno con l'Empoli, capace di espugnare lo stadio dei rossoneri due settimane fa, tre punti con il Genoa, che surclassò il Milan per 3-0 al Ferraris, zero punti con l'Udinese, un po' più su in classifica ma non certo squadra eccelsa. Solo il Palermo ha garantito il giusto fabbisogno di sei punti al Diavolo.
PROBLEMA PSICOLOGICO IRRISOLTO: DAL CESENA AL CROTONE - Un problema psicologico, dunque, al quale nè l'allenatore nè i giocatori hanno saputo dare risposta: Montella si è rivelato un abile stratega, ma non ottimale nel motivare i giocatori, alcuni dei quali, come Sosa e Mati Fernandez, appaiono spesso compassati, abituati a ritmi sudamericani. Un refrain che si ripete da almeno tre stagioni, nelle quali i rossoneri hanno spesso pagato dazio contro neopromosse e squadre al debutto nella nostra Serie A, basti pensare a Carpi e Frosinone nella scorsa stagione, o a Parma e Cesena due stagioni fa. In certe partite, in Italia, devi entrare con la cosiddetta "bava alla bocca", altrimenti rischi di perdere anche contro l'ultima in classifica. Se il Milan avesse collezionato i punti con le "piccole", probabilmente adesso starebbe lottando per il quarto posto. Ma si sa, coi se e coi ma...
@AleDigio89