AFP via Getty Images
Milan, le idee per il nuovo attacco: da Giroud e Jovic ai due nomi per il futuro
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Per un mercato di gennaio che volge verso il termine e che prima della sua conclusione - fissata per le 20 di giovedì 1° febbraio - può regalare ancora un difensore centrale in più alle giuste condizioni economiche, le mosse in vista di giugno per il Milan sono già cominciate. Con la doverosa premessa che molto passerà dalla scelta dell’allenatore destinato a raccogliere l’eredità di Stefano Pioli - il bolognese Thiago Motta sarà un osservato speciale nella sfida di campionato di sabato sera a San Siro, ma attenzione sempre alla suggestione Antonio Conte - qualcosa inizia a delinearsi in merito alla composizione del reparto d’attacco per la stagione 2024/2025. I dubbi sul futuro di Olivier Giroud ma soprattutto la necessità di effettuare un investimento pesante e strategico dopo i tanti rinvii delle scorse stagioni impongono un compito non semplice e allo stesso tempo affascinante alla coppia formata da Geoffrey Moncada e da Antonio D’Ottavio.
THIAGO MOTTA AL MILAN? LA SUA RISPOSTA
GLI ATTACCANTI DI OGGI - I ragionamenti partono da quello che sarà il destino dei centravanti attualmente presenti nella formazione di Pioli. Per Luka Jovic le ottime sensazioni destate dalla sua esplosione in piena stagione invernale - le 6 reti realizzate sin qui sono arrivate tutte da dicembre ad oggi - portano a pensare che, salvo contrattempi, il Milan eserciterà l’opzione di rinnovo del contratto in scadenza a giugno per un’altra stagione. Indipendentemente da quelle che saranno le scelte su Olivier Giroud, del club rossonero e del diretto interessato. Le sirene dell’MLS vanno tenute in debita considerazione per un calciatore ancora nel pieno delle sue forze psico-fisiche (è andato in doppia cifra pure in questa stagione) ma che il prossimo 30 settembre andrà a compiere 38 anni. La priorità del bomber francese resta orientata ad una permanenza a Milano ma i discorsi per un ipotetico rinnovo non sono ancora entrati nel vivo e saranno affrontati più avanti.
IL 9 DEL FUTURO - Che Giroud rimanga o meno, che Jovic si candidi o meno ad un altro campionato da “9” di scorta, il Milan sa perfettamente che la prossima estate sarà quella nella quale il colpo ad effetto e di complemento della rosa dovrà essere il centravanti in grado di fare la differenza. E, così come per l’allenatore, la sfida al Bologna di sabato può rappresentare un ulteriore momento di valutazione su Joshua Zirkzee, letteralmente esploso in questo campionato agli ordini di Thiago Motta. 7 reti e 2 assist in 19 partite ma soprattutto una crescita caratteriale ed una nuova leadership in campo e nello spogliatoio che hanno attirato le attenzioni del Diavolo, alla ricerca di un giocatore capace di fare reparto da solo ma anche di saper legare coi compagni. Pronto subito per un palcoscenico come San Siro ma allo stesso tempo con enormi margini di miglioramento trattandosi di un classe 2001. Un gioiello pregiato e già apprezzato da diversi club europei, dal Manchester United che si avvia a fine stagione all’ennesima rifondazione a quel Bayern Monaco che, avendo mantenuto una prelazione - oltre ad una percentuale sul guadagno da una futura rivendita per il suo ex giocatore, arrivato in Baviera nel 2017 e ceduto al Bologna nel 2022 per 8,5 milioni - avrebbe una corsia privilegiata versando i 40 milioni di euro della clausola rescissoria a lui riservata.
MILAN, VIA LIBERA ALLA SECONDA SQUADRA?
ALTERNATIVA DI LUSSO - Come ha infatti chiarito nelle scorse settimane il team manager rossoblù Marco Di Vaio, per tutte le altre pretendenti e quindi pure il Milan la base d’asta è assolutamente libera e tende ad avvicinarsi ai 50 milioni. Cifre che spaventano, ma fino ad un certo punto, alla luce del fatto che i rossoneri dovranno parlare in estate della possibile permanenza in Emilia di Saelemaekers - prestato fino a giugno con un diritto di riscatto da 12 milioni, dopo il prestito oneroso da 500.000 euro - e che un’ipotetica trattativa può allargarsi ad altri soggetti, da Thiago Motta al centrocampista scozzese Ferguson, altro pallino della dirigenza milanista. La prima alternativa porta alla Germania e al Lipsia, squadra che detiene il cartellino del classe 2003 Benjamin Sesko. Sotto contratto col club tedesco fino al 2028, autore di 3 reti in 15 partite quest’anno, ha una clausola per l’estero di 50 milioni. Condizioni chiare, meno lo è ad oggi su chi ricadrà una scelta destinata a determinare il futuro a medio-lungo termine del Milan.
THIAGO MOTTA AL MILAN? LA SUA RISPOSTA
GLI ATTACCANTI DI OGGI - I ragionamenti partono da quello che sarà il destino dei centravanti attualmente presenti nella formazione di Pioli. Per Luka Jovic le ottime sensazioni destate dalla sua esplosione in piena stagione invernale - le 6 reti realizzate sin qui sono arrivate tutte da dicembre ad oggi - portano a pensare che, salvo contrattempi, il Milan eserciterà l’opzione di rinnovo del contratto in scadenza a giugno per un’altra stagione. Indipendentemente da quelle che saranno le scelte su Olivier Giroud, del club rossonero e del diretto interessato. Le sirene dell’MLS vanno tenute in debita considerazione per un calciatore ancora nel pieno delle sue forze psico-fisiche (è andato in doppia cifra pure in questa stagione) ma che il prossimo 30 settembre andrà a compiere 38 anni. La priorità del bomber francese resta orientata ad una permanenza a Milano ma i discorsi per un ipotetico rinnovo non sono ancora entrati nel vivo e saranno affrontati più avanti.
IL 9 DEL FUTURO - Che Giroud rimanga o meno, che Jovic si candidi o meno ad un altro campionato da “9” di scorta, il Milan sa perfettamente che la prossima estate sarà quella nella quale il colpo ad effetto e di complemento della rosa dovrà essere il centravanti in grado di fare la differenza. E, così come per l’allenatore, la sfida al Bologna di sabato può rappresentare un ulteriore momento di valutazione su Joshua Zirkzee, letteralmente esploso in questo campionato agli ordini di Thiago Motta. 7 reti e 2 assist in 19 partite ma soprattutto una crescita caratteriale ed una nuova leadership in campo e nello spogliatoio che hanno attirato le attenzioni del Diavolo, alla ricerca di un giocatore capace di fare reparto da solo ma anche di saper legare coi compagni. Pronto subito per un palcoscenico come San Siro ma allo stesso tempo con enormi margini di miglioramento trattandosi di un classe 2001. Un gioiello pregiato e già apprezzato da diversi club europei, dal Manchester United che si avvia a fine stagione all’ennesima rifondazione a quel Bayern Monaco che, avendo mantenuto una prelazione - oltre ad una percentuale sul guadagno da una futura rivendita per il suo ex giocatore, arrivato in Baviera nel 2017 e ceduto al Bologna nel 2022 per 8,5 milioni - avrebbe una corsia privilegiata versando i 40 milioni di euro della clausola rescissoria a lui riservata.
MILAN, VIA LIBERA ALLA SECONDA SQUADRA?
ALTERNATIVA DI LUSSO - Come ha infatti chiarito nelle scorse settimane il team manager rossoblù Marco Di Vaio, per tutte le altre pretendenti e quindi pure il Milan la base d’asta è assolutamente libera e tende ad avvicinarsi ai 50 milioni. Cifre che spaventano, ma fino ad un certo punto, alla luce del fatto che i rossoneri dovranno parlare in estate della possibile permanenza in Emilia di Saelemaekers - prestato fino a giugno con un diritto di riscatto da 12 milioni, dopo il prestito oneroso da 500.000 euro - e che un’ipotetica trattativa può allargarsi ad altri soggetti, da Thiago Motta al centrocampista scozzese Ferguson, altro pallino della dirigenza milanista. La prima alternativa porta alla Germania e al Lipsia, squadra che detiene il cartellino del classe 2003 Benjamin Sesko. Sotto contratto col club tedesco fino al 2028, autore di 3 reti in 15 partite quest’anno, ha una clausola per l’estero di 50 milioni. Condizioni chiare, meno lo è ad oggi su chi ricadrà una scelta destinata a determinare il futuro a medio-lungo termine del Milan.