Milan, la strana parabola di Vangioni: Montella non può farne a meno
TOCCA A VANGIONI - Non bastasse la crisi di risultati a togliere serenità in casa Milan, ci si mettono anche gli infortuni. I rossoneri, contro la Sampdoria domenica, non potranno contare nè sulla prima scelta Mattia De Sciglio, nè tantomeno sulla seconda e la terza che sono Luca Antonelli e Davide Calabria. L’unico terzino sinistro disponibile sarà quindi Leonel Vangioni, solo 19 i minuti giocati fino ad ora. L'argentino ha dovuto disfare la valigia già pronta e, dopo sei mesi difficili, è arrivata la sua grande occasione.
LA STRANA PARABOLA - Nel calcio, come nella vita, serve tanta pazienza. Bisogna saper aspettare perchè tutto può cambiare in brevissimo tempo. Lo avrà pensato ieri il terzino di Villa Constitución, che adesso ha la possibilità di riscrivere la sua storia in rossonero. Fin qui, una parabola davvero strana: il Milan lo aveva cercato a lungo, già dall'estate del 2014 erano iniziati i contatti con il River Plate. Rodolfo D'Onofrio, il presidente dei Millonarios, e' stato un osso duro e, alla fine, lo ha perso a parametro zero la scorsa estate. Vangioni è arrivato in Italia convinto di poter essere un titolare, ma il suo acquisto era stato avallato da Sinisa Mihajlovic mentre con Vincenzo Montella non è scoccata la scintilla. Non gioca praticamente mai, complice anche qualche infortunio di troppo. Inevitabilmente a dicembre, d'accordo con la società, il papà-agente inizia a cercare una soluzione alternativa. Viene proposto allo Sporting Lisbona e al Celta Vigo, c'è un contatto con il Siviglia ma nessuna situazione concreta. Rocco Maiorino allora rassicura l'entourage, il giocatore viene tolto dal mercato proprio nell'ultima settimana utile. E adesso prova a scrivere un nuovo capitolo: Montella non può fare a meno di lui.