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Milan, la splendida estate di Rodrigo Ely
IBRA NON C'ENTRA - Un'epopea che sembrava cominciata quasi per caso, per il '93 con il passaporto italiano: il suo ritorno dall'Avellino, dopo le giovanili nel Gremio e in rossonero, a metà luglio sembrava più una sorta di favore al suo procuratore Mino Raiola nell'ambito del tanto ventilato e ancora incompiuto affaire Ibrahimovic. Niente di più sbagliato: il nuovo tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic lo conosceva e lo seguiva da tempo, e lo ha voluto a Milanello per fargli svolgere la preparazione con il resto della squadra. Rodrigo ha stupito tutti: sia sul campo, dove nelle amichevoli disputate si è sempre distinto come uno tra i migliori in campo, anche con avversari come Real Madrid e Bayern Monaco, sia fuori, umile e lontano dallo stereotipo del brasiliano festaiolo. Parole al miele per i compagni e per il nuovo allenatore, un ragazzo con la testa sulle spalle, di quelli che a Milanello non si vedevano da un po'. Ha già giocato 10 partite con la maglia azzurra: 7 amichevoli con la maglia dell'Under 19 e altre 3 con la maglia dell'Under 20. Grazie al possesso della doppia nazionalità, nell'ottobre 2014, il ct Alexandre Gallo lo ha convocato nella nazionale olimpica verdeoro: resta da capire cosa farà Rodrigo da grande.
DA OGGI PAPA' - Oggi è stata una giornata speciale per Rodrigo Ely: questa mattina infatti, alla clinica Pio X di Milano, è nata Antonella, figlia sua e di Juliana. Un altra nota lieta per un'estate, quella 2015, che il brasiliano "vorrebbe potesse non finire mai", come cantavano i Negramaro qualche anno fa.
ADG