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    Milan, la questione stadio non è una priorità: prima il rifinanziamento

    Milan, la questione stadio non è una priorità: prima il rifinanziamento

    La questione stadio è di nuovo al centro dei discorsi della Milano del calcio. Ieri c’è stato un duro botta e risposta tra il Milan e il sindaco Giuseppe Sala, il quale, durante un’intervista, ha dichiarato: “Il Milan pensa a un nuovo stadio. Abbiamo dato la disponibilità delle aree che reputiamo adatte, in particolare nella parte Sud-Est. Credo che al Milan servano 2-3 mesi di riflessioni. Poi però bisogna arrivare a una sintesi”. Immediata la risposta del club di via Aldo Rossi, che, attraverso un comunicato ufficiale, ha spiegato: “Mai detto di voler lasciare San Siro; la decisione su quali possano essere i futuri impianti sportivi delle squadre cittadine non potrà che essere presa con i tempi adeguati”.

    RIFINANZIAMENTO - Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, in questo momento il Milan ha altre priorità: su tutte la questione che riguarda il rifinanziamento del debito con Elliott. La proposta del fondo Highbridge, presentata prima di Natale, al momento non è stata firmata dall’amministratore delegato Marco Fassone perché non copre tutto l’ammontare della somma necessaria (400 milioni), ma solo due terzi. La parte restante non riguarda direttamente il Milan, ma la holding di Yonghong Li. Sono due ora le strade percorribili: o il Milan terrà buona la proposta di Highbridge completando con un altro soggetto il terzo restante o ritratterà per intero il finanziamento con altri. 

    SERVE TEMPO - Inoltre, prima di decidere di lasciare definitivamente San Siro, il Milan vuole fare tutte le sue valutazioni con calma. Le aree proposte fino ad oggi non trovano il gradimento del Diavolo, che non ha nessuna fretta di prendere una decisione così importante. La società di via Aldo Rossi non ha ancora scelto il da farsi perché sostiene che nessuno gli ha mai mostrato il piano di ammodernamento di San Siro pensato dall’Inter e perché alla lunga è comunque convinta che la coabitazione non sia economicamente conveniente. Nei prossimi mesi, si capirà qualcosa di più della questione stadio, che nel calcio moderno ha acquisito sempre più importanza in quanto è una grande fonte di ricavi.
     

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