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    Milan, la palla passa a Pioli: ecco come giocherà con Okafor e Chukwueze

    Milan, la palla passa a Pioli: ecco come giocherà con Okafor e Chukwueze

    • Simone Gervasio
    Un colpo al giorno e in casa Milan la delusione per la cessione di Tonali è diventata solo un ricordo. In rapida successione gli arrivi di Reijnders, Okafor e, quello che i tifosi rossoneri auspicano possa chiudersi a breve, di Chukwueze hanno messo il turbo alla nuova squadra di Pioli, in tutti i sensi.

    NUOVO ATTACCO - Orientato a proporre un 433 più europeo e fisico, senza però dimenticare le qualità tecniche degli interpreti in campo, Pioli ha voltato pagina, insieme alla società. Resta intatta la centralità di Giroud, punto fermo dell'attacco rossonero, ma intorno a lui è rivoluzione. L'ultimo in ordine cronologico ad aggregarsi al gruppo è Noah Okafor, vecchio pallino dei rossoneri, cui ha anche segnato, e che ora dopo un lungo inseguimento diventa parte della banda d'assalto di Pioli. Okafor è un centravanti atipico: più una seconda punta che un bomber, non si pesterà i piedi con il francese. Abile a giocare insieme ad un altro attaccante, ma anche a spaziare sugli esterni, lo svizzero arriva da una stagione in cui ha messo insieme 10 reti in tutte le competizioni. Un vice Giroud dunque, ma anche un giocatore utile per dare un po' di respiro a Leao per turnover o chissà in futuro. L'investimento per l'agognato numero nove del futuro del Milan è rimandato: Giroud dà ancora garanzie e la società ha optato non per un sostituto con le sue stesse caratteristiche ma per uno che possa dare a Pioli un'altra arma differente.

    ALI - Leao sarà al solito il "go to guy" per dirla all'americana: il numero 10 decentrato, l'uomo a cui affidare il pallone quando scotta per beneficiare dei suoi strappi verso il fondo o la porta. Il portoghese però non sarà più l'unico ad avere il compito di creare occasioni. Con un esterno come Chukwueze, il Milan potrebbe avere un indice di pericolosità simile anche a sinistra con il giocatore che è esploso a Villarreal che ha abilità, tendenze e spunti simili a quelli di Leao. Un contributo di certo diverso da quello che garantivano Saelemaekers e Messias. Ma non è tutto perché l'arrivo di Pulisic, già apparso in buona forma nella prima amichevole stagionale, rappresenta un jolly in più nella manica dell'allenatore emiliano. L'americano è un giocatore buono per tutte le stagioni: gioca da ala destra o sinistra, da trequartista e, volendo, anche da punta. L'ex Chelsea è il più pronto tra i nuovi acquisti e non c'è da stupirsi se fosse lui quello ad adattarsi prima e meglio alla nuova avventura italiana.

    TATTICA - Nuove facce, nuovi protagonisti e un nuovo modo di giocare. Sono solo ipotesi ma il Milan che prende forma è una squadra che potrebbe alternare vari modi di attaccare e difendere. L'atletismo dei suoi avanti infatti favorisce una difesa bassa e tanti spazi da attaccare con la 4x100 degli attaccanti pronta a far valere i propri mezzi ma, in determinare fasi della gara, i rossoneri potrebbero anche cambiare registro. Con uomini di passo e dai ritmi europei, il Milan potrebbe attaccare in avanti e pressare la manovra avversaria fin dalla trequarti con lo scopo di recuperare alta la palla e tramutare i recuperi in ghiotte occasioni da gol. Il Milan insomma fa la voce grossa sul mercato e promette di far esaltare San Siro. A Pioli la patata bollente di una squadra con alternative e armi inedite nella sua gestione.

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