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Milan, che brividi con Zapata e Paletta: in difesa si salva solo Romagnoli
ROMAGNOLI IMPRESCINDIBILE- 3 degli ultimi 4 gol messi a segno dal Milan sono arrivati dai difensori centrali. Bene, un apporto importante per sopperire alle difficoltà dell'attacco che non riesce a graffiare. Il giudizio è diametralmente opposto per quanto concerne l'applicazione in fase difensiva. La coppia Zapata-Paletta non dà garanzie: il primo ha sulla coscienza i gol di Mchedlidze e Trotta, il secondo quello di Thiam. Errori banali e piuttosto evidenti che sono costati tanto negli ultimi 180 minuti disputati. L'italo-argentino, insieme a Juraj Kucka, è vittima di una preoccupante involuzione: un girone di andata da leader, uno di ritorno in costante affanno. Montella ieri ha gonfiato il petto, ricordando come la sua squadra possa vantare la quarta difesa del campionato. Merito soprattutto di San Gigio Donnarumma e di un Alessio Romagnoli che, a conti fatti, sembra essere l'unico in grande di dare garanzie nel lungo periodo. Gustavo Gomez non è stato più preso in considerazione, dopo alcune prestazioni in chiaroscuro.
UNA MANO DAL MERCATO - E' inevitabile che si parli di mercato in chiave rossonera, nonostante il prurito provocato all'allenatore. L'ingresso della nuova proprietà ha ridato entusiasmo in quest'ottica, tra contatti con gli agenti e giocatori che vengono proposti giorno dopo giorno. Queste ultime partite serviranno anche per ultimare analisi e bilanci, per cercare di porre rimedio ove ce ne sia bisogno. Di sicuro in difesa, dove il solo Romagnoli è in grado di far ripartire l'azione come richiesto da Vincenzo Montella. Ecco perché i rossoneri devono andare alla ricerca di un centrale di livello internazionale, possibilmente discreto dal punto di vista tecnico e con doti di leadership. Caratteristiche che accomunano i due grandi obiettivi: sia Mateo Musacchio del Villarreal e Stefan de Vrij della Lazio.