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  • Milan, la colpa non è di Gianni Vio

    Milan, la colpa non è di Gianni Vio

    Un dato preoccupante, un ritorno al passato che complica le ambizioni di Inzaghi. Passano le stagioni, cambiano gli allenatori, ma il problema delle palle inattive resta una costante per il Milan. A Empoli entrambe le reti sono arrivate da palla ferma, errori che fanno seguito alla dormita difensiva in occasione del gol di Lucarelli a Parma. Su otto gol subiti dai rossoneri nelle prime quattro giornate, il 38% è colpa delle disattenzioni su punizioni e/o angoli degli avversari, una percentuale da bollino rosso che fa tornare in mente quel 31% della stagione 2012-2013 (16 reti su 51 in tutte le competizioni).

    ERRORE - Tutte le volte che una squadra che affronta il Milan ha una chance da palla inattiva si legge il terrore negli occhi di Inzaghi, il quale è stato accusato nel post partita di Empoli di aver sbagliato nel portare a Milanello Gianni Vio (foto acmilan.com), l'anno scorso a Firenze. Critiche senza senso, il "mago dei calci piazzati" come è stato ribattezzato nelle sue esperienze con Catania e Fiorentina, si occupa da sempre della fase offensiva nelle situazioni di palla inattiva, non di quella difensiva. I suoi frutti ancora non si sono visti a livello realizzativo, ma è solo questione di tempo. "Avere Gianni Vio nel proprio staff è come avere un attaccante da venti gol a stagione in squadra" disse in un'intervista Walter Zenga. Un motivo deve pur esserci.

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