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Milan, la bugia di Pioli e la verità di Calabria: perché De Ketelaere non esplode
CALABRIA E LE VOCI ESTERNE - Che De Ketelaere non sia sereno lo si nota in campo, nelle giocate che spesso non riescono, in una posizione e un ruolo che non riesce a trovare. C'è però inevitabilmente di più in un ragazzo di 21 anni che la pressione la sta sentendo. E fanno riflettere le parole del suo capitano, Davide Calabria che, per proteggerlo, ha però svelato una parte importante del problema: "Charles deve solo stare tranquillo, isolarsi un po' di più e non ascoltare le voci esterne. Col talento che ha può aiutare molto la squadra, quello che fa in allenamento può farlo anche in partita. Penso che sia la squadra giusta per lui, deve solo avere fiducia e credere in se stesso che noi siamo con lui fino alla fine”.
LA BUGIA DI PIOLI - Fiducia, quella che Stefano Pioli, a parole, dice di avere in lui, come nella conferenza stampa per-Roma: "Charles è pronto fisicamente e mentalmente, faccio grande affidamento su di lui". Parole che poi non si rivedono nei fatti, con i soli 5 minuti concessigli nel traumatico finale con i giallorossi o nei 15 minuti scarsi di media di utilizzo nelle ultime 5 gare. Cambi spesso frustranti a livello psicologico che si abbinano a un ruolo e a caratteristiche tecniche che mal si sposano con gli schemi che l'allenatore non vuole cambiare per lui (QUI L'APPROFONDIMENTO TATTICO). Fattori che, uniti a uno stato mentale non al massimo, non possono che compromettere la crescita di De Ketelaere. La Coppa Italia potrà essere la svolta? Lo sperano tutti in rossonero, Charles in primis.