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    Al Milan mancano freddezza e precisione, il Bologna fa un regalo a Miha e Medel sembrava Asterix

    Al Milan mancano freddezza e precisione, il Bologna fa un regalo a Miha e Medel sembrava Asterix

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    Ora per lo scudetto è mischione vero. Il Milan si è fermato di nuovo a San Siro, trovando una squadra piena d’orgoglio. Il Bologna ha giocato con Sinisa nel cuore. Aggressivo, concentrato, determinato, per tutto il primo tempo ha risposto colpo su colpo al Milan che sentiva tutto il peso della pressione-scudetto. Dall’ospedale, Mihajlovic aveva azzeccato la formazione inserendo Aebischer (alla prima da titolare ha dato compattezza al centrocampo) al posto di Soriano e Barrow invece di Orsolini, ma soprattutto aveva preso in pieno l’impostazione tattica: controllo del Milan non davanti alla propria area ma molto più avanti e ripartenza immediata facendo salire tutto il centrocampo. Così è stato il primo tempo.

    Nel secondo il Bologna si è soprattutto difeso, ma al Milan sono mancate ancora una volta freddezza e precisione. Addirittura 33 tiri (a 8) verso la porta di Skorupski (il migliore dei suoi), ma solo 6 nello specchio. Mentre Inter e Napoli hanno vinto due difficilissime partite in trasferta, la squadra di Pioli ha fallito di nuovo a San Siro. Era la 100a per il tecnico sulla panchina rossonera e non è stata di sicuro fra quelle più memorabili. Troppi punti persi contro le squadre di medio e basso livello, due pareggi con l’Udinese, uno con la Salernitana, due sconfitte con Sassuolo e Spezia, ora un altro pareggio col Bologna che a questo campionato aveva poco altro da chiedere, se non un regalo per Sinisa, quello sì, quello che ci voleva e in campo hanno lottato per lui. Se l’Inter vincerà il recupero di Bologna (attenzione però, visto a San Siro è tutt’altro che un avversario comodo), ci saranno tre squadre in un punto. Anche se non si gioca un bel calcio, almeno sotto l’aspetto dell’incertezza stavolta la Serie A non tradisce.

    IL BOLOGNA PER MIHAJLOVIC - Nel gioco del Bologna c’era molta più armonia che in quello del Milan, dove ognuno cercava la soluzione personale. Diaz portava palla in eterno, Messias a destra cercava di saltare di continuo Dijks senza riuscirci, Leao a sinistra era nelle sue serate di svago, a Giroud sono arrivati due palloni in tutto il primo tempo. Soltanto Bennacer conservava la lucidità necessaria per cercare i pochi punti deboli del Bologna che dietro si sorreggeva sulla forza la grinta di Medel: quando duellava con Giroud sembrava Asterix contro Obelix. La squadra guidata in panchina da Tanjga attaccava su tutt’e due i lati con Hickey a destra e Dijks a sinistra, ma su tutti emergeva la forza e la buona qualità di Svanberg. Il 3-5-1-1 dei rossoblu, con Barrow in appoggio sia al centrocampo che ad Arnautovic, ha tolto spazio alla manovra rossonera. E quanto all’applicazione, al desiderio che tutta la squadra aveva di regalare una soddisfazione a Sinisa, la dimostrazione più chiara si è vista al 41' quando Arnautovic è andato a recuperare una palla su Calabria vicino alla bandierina del calcio d’angolo. Coraggio, gioco e personalità, questo era il Bologna di San Siro.

    LE OCCASIONI - Nei primi 45' la vera palla-gol, costruita con l’azione più bella della partita, è stata proprio del Bologna, ma Aebischer, all’altezza del dischetto del rigore, ha concluso debole e centrale, così Maignan ha parato senza difficoltà. Ci hanno provato con una certa pericolosità anche Arnautovic e Barrow. Anche il Milan si è avvicinato al gol con Leao, Diaz e Calabria, ma l’unica grande parata di Skorupski è arrivata su colpo di testa di Giroud.

    CON REBIC - Non soddisfatto di Messias (lo ha rincorso urlando per tutto il primo tempo perché giocasse largo), Pioli l’ha tolto per far entrare Rebic. Leao si è spostato a destra. Al Milan serviva più forza in avanti. Il ritmo dei rossoneri è aumentato subito, il Bologna è stato spinto indietro, così Tanjga ha cambiato Barrow con Orsolini. I rossoblù hanno perso le distanze fra i reparti, si sono allungati e la partita è passata tutta nelle mani del Milan che è arrivato alla conclusione con Leao (grande occasione e grande risposta di Skorupski), Calabria (diagonale deviato da Medel ma il guardalinee non se n’è accorto) e Bennacer (ancora Skorupski in angolo).

    DENTRO IBRA - Pioli non ha perso altro tempo e ha spedito in campo Ibrahimovic al posto di Giroud. E’ entrato anche Kessie (accolto dai fischi di San Siro) per Bennacer. Pure Tanjga ha rinfrescato il Bologna puntando sulla tecnica di Soriano (fuori Svanberg) e sulla spinta di Kasius (fuori Hickey). Un minuto dopo dentro Florenzi al posto di Calabria. A 10' dalla fine Medel e Ibrahimovic si sono scontrati di testa in area bolognese, sangue dai soppraccigli dello svedese e del cileno, Ibra ce l’ha fatta a restare in campo con una fascia, Medel no, è uscito e al suo posto è entrato Bonifazi. Spazio anche per Mbaye che ha sostituito l’esausto Dijks. Da quel momento, mancava più di un quarto d’ora alla fine compreso gli 8' di recupero, il Bologna si è rintanato nella propria area di rigore. Fioccavano i cross, ma reggevano bene i nuovi esterni bolognesi e anche in mezzo, nonostante l’uscita di Medel, erano sempre ben organizzati, così da rischiare solo su due conclusioni a lato di Leao e Ibrahimovic e soprattutto sul colpo di testa di Rebic che Skorupski ha deviato in angolo. I cambi di Tanjga hanno risposto in pieno, quelli di Pioli no, a cominciare da Ibrahimovic.

    IL TABELLINO

    Milan-Bologna 0-0 ( primo tempo 0-0)

    Marcatori: -

    MILAN: Maignan; Calabria (dal 29’ st Florenzi), Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Bennacer (dal 25’ st Kessie), Tonali; Messias (dal 1’ st Rebic), Diaz, Leao; Giroud (dal 25’ st Ibrahimovic). A disp.: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Touré, Castillejo, Ibrahimovic, Florenzi, Krunoc, Bakayoko, Gabbia, Saelemaekers, Kessie. All.: Pioli.

    BOLOGNA: Skorupski; Soumaoro, Medel (dal 36’ st Bonifazi) Theate; Hickey (dal 25’ st Kasius), Aebischer, Schouten, Svanberg (dal 25’ st Soriano) Dijks (dal 36’ st Mbaye); Arnautovic, Barrow (dal 15’ st Orsolini ). A disp.: Bardi, Binks, Bonifazi, Orsolini, Sansone, Viola, Mbaye, Santander, Sriano, Vignato, Kasius, Falcinelli. All.: Tanjga.

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