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  • Milan, l'ex club di via Turati

    Milan, l'ex club di via Turati

    • Gianluca Minchiotti

    C'era una volta il Milan, verrebbe da dire, guardando la classifica di Serie A e il modo in cui i rossoneri sono stati sconfitti dal Barcellona al Camp Nou.

    Con il centravanti titolare e fiore all'occhiello del mercato 2013 in panchina per tutto il primo tempo, con un allenatore a rischio esonero in caso di sconfitta domenica col Chievo (ancora una volta, la fatal Verona torna ad affacciarsi sulla storia rossonera), e con il grande freddo in tribuna fra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi (una formale stretta di mano, poche battute, zero sorrisi - foto stopframe Mediaset Premium), il Milan contro i blaugrana è come se non avesse mai giocato.

    Il risultato non è mai stato in discussione e, anzi, fa specie che alla fine il passivo di 3-1 sia stato accolto quasi come un buon risultato ("Abbiamo tenuto testa al Barcellona", ha spiegato Allegri a fine gara). Cose non da Milan insomma, un club che fino a pochi anni fa non avrebbe neanche preso in considerazione l'idea di accontentarsi di una onorevole sconfitta in campo internazionale.


    Ma i tempi cambiano e, in aggiunta e come corollario alla guerra intestina fra l'attuale amministratore delegato e la figlia di Silvio Berlusconi, erede designata alla guida del Milan che verrà, appare altamente simbolico il trasferimento di sede che la società sta mettendo in atto proprio in questo periodo.

    Il Milan sta infatti traslocando i suoi uffici dalla storica sede di via Turati alla nuova sede del Portello, voluta proprio da Barbara Berlusconi.

    "Il trasferimento dall'austero palazzo in centro alla periferia delle archistar è stato curato personalmente da lei e i primi dipendenti si sono installati nel modernissimo edificio dal caratteristico tetto spiovente", scrive Massimo Pisa su la Repubblica, dipingendo un quadro che descrive il cambiamento in corso al Milan ancor meglio dei risultati sul campo e dei volti in tribuna.


    "La guerrigliera Barbara e il nemico Adriano lavoreranno allo stesso piano, il quarto, anche se non saranno l'uno accanto all'altro", scrive ancora Pisa, che poi riporta la esilarante raffica di raccomandazioni in inglese rivolta, nella e-mail aziendale di annuncio del trasloco, ai nuovi occupanti della sede del Portello: "- We're moving -. Seguivano i consigli: usufruire della tecnologia di contactless e rispettare gli spazi per il banqueting, usare nei momenti di break la sala relax con le vending machines. Perplessità e sospiri di nostalgia, davanti a queste ultime, da parte di chi si aspettava una normale macchinetta per il caffè. Alla fine, è venuto in soccorso il manuale delle istruzioni per l'uso del telefono: - Alzare il ricevitore -, suggeriva il punto 3".

    C'era una volta il club di via Turati, sta per arrivare il club del Portello. Quello che c'è ora, in questa terra di mezzo, è soltanto un Milan irriconoscibile, senz'anima
     


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