
Milan: L’esodo dei grandi vecchi
Non è finita un'epoca al Milan, è il Milan che sta cambiando, faticosamente, pelle calcistica e generazione. Ma soprattutto filosofia: niente più contratti a vita, a dispetto della resa e delle esigenze di bilancio.
Decisivo il requisito fisico e in particolare il numero delle presenze collezionate nella stagione precedente. Solo chi, nell'ampia gamma degli ultra trentenni di Milanello, ha dato prova di efficienza può aspirare a un rinnovo. Ieri è toccato a Mario Yepes, nemmeno un minuto ha perso nel negoziare il rinnovo, segno di un accordo pre-datato e della scelta societaria di abbandonare la pista Natali (Fiorentina). Tutti gli altri sono finiti sulla lunga e malinconica lista degli addii: il nome del giorno è quello di Rino Gattuso, seguito a stretto di giro di lettera aperta, da Filippo Inzaghi, questo sì previsto e scontato per questioni puramente anagrafiche. Nel colloquio con Adriano Galliani, scandito da un siparietto gustoso (il regalo del dirigente berlusconiano al vice-capitano della canzone di Leali “Mi manchi”), si è realizzato il divorzio: sarà seguito quest'oggi a Milanello da una conferenza-stampa di Ringhio che negli ultimi mesi si è sentito una “mascotte” invece che un calciatore a pieno titolo dopo la lunghissima sosta conosciuta a causa del grave incidente subito all'occhio. «È venuto il momento di farmi da parte e di lasciare spazio ad altri, non so ancora dove andrò a giocare, non ho nulla in questo momento, è solo un arrivederci, fra un anno tornerò e poi vedremo, di sicuro il Milan ha fatto per me più di quello che io ho fatto per il club» le sue frasi colme di riconoscenza che fanno pensare a un anno sabbatico prima di intraprendere la carriera di allenatore (nella prossima settimana si trasferirà a Coverciano per frequentare il corso allenatori con Zambrotta e Inzaghi). Ha rifiutato un incarico immediato da dirigente, offertogli da Galliani che avrebbe voluto conservare nello spogliatoio il suo spirito guerriero. Mai in discussione la questione economica: voleva sentirsi dire che Allegri avrebbe contato su di lui. Forse, per la prima volta, pretendeva troppo.