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Milan, l'eroe che non ti aspetti: dai dubbi e le critiche al rigore di Lautaro, la rivincita di Tatarusanu
1, 10 e 40 - Diamo i numeri, in senso metaforico, di questo episodio. 1, perché si tratta del primo rigore parato da Tatarusanu in 87 presenze in Serie A tra Fiorentina e Milan (rispettivamente 81 e 6). Nel 2017 gli era già capitato di non subire gol dal dischetto, ma non per meriti propri: in quell'occasione, contro il Torino al Franchi, Belotti sparò il penalty sulla traversa, risparmiando così il portiere rumeno. 10, come i rigori parati in carriera da Ciprian che tra le proprie 'vittime' conta anche Fernando Torres: nel 2013, agli ottavi di Europa League negò la doppietta personale a Fernando Torres in un Chelsea-Steaua Bucarest. 39 (quasi 40), come gli anni passati dall'ultimo rigore parato da un portiere del Milan nel derby: bisogna tornare al 7 marzo 1982 e a Ottorino Prati, che dagli undici metri fermò Evaristo Beccalossi (l'Inter vinse comunque 2-1).
RIVINCITA - Numeri che fanno da contorno alla gioia di Tatarusanu, che si mette così alle spalle i dubbi e le critiche che avevano accompagnato il suo ingresso nell'undici titolare dopo il grave infortunio a Mike Maignan (il francese sarà costretto ai box fino al 2022). Le prime uscite non erano state d'altronde brillanti, complici anche i lunghi periodi di inattività che caratterizzano la vita dei 'secondi', e avevano lasciato intendere che Antonio Mirante, ingaggiato per sopperire numericamente all'assenza di Maignan (e a quella concomitante di Plizzari, altro lungodegente), potesse prendersi rapidamente i pali rossoneri. Dubbi parati, Tatarusanu si è gradualmente integrato nei meccanismi della difesa e della squadra nel suo complesso, passando per le accese discussioni con Kjaer diventate rapidamente oggetto di meme e video virali tra i tifosi rossoneri, e ha ripagato la fiducia garantitagli da Pioli sfoderando una prestazione solida nel derby, anche al di là del rigore parato: puntuale nelle uscite e nel farsi trovare pronto per aiutare a ripartire da dietro, ha dato ai compagni quella sicurezza e quelle garanzie che il Milan temeva di aver perso con l'infortunio di Maignan. Non cambierà forse il suo futuro a lungo termine (contratto in scadenza nel 2023 e rinnovo non all'orizzonte) né il suo ruolo di vice, ma per Tatarusanu resterà una notte storica: una notte da eroe inaspettato per il mondo rossonero.
@Albri_Fede90