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    Milan, l'aumento di capitale non serve: ma Elliott pressa Yonghong Li

    Milan, l'aumento di capitale non serve: ma Elliott pressa Yonghong Li

    C'è ancora un grosso punto di domanda sul futuro del Milan. Come scrive La Gazzetta dello Sport il consiglio d’amministrazione ha prodotto una relazione più che positiva e ha considerato non necessario l'aumento di capitale da parte di Yonghong Li. I membri cinesi del consiglio, collegati via Skype, hanno ascoltato il rapporto di Fassone che – si legge nel comunicato – «ha parlato di situazione economica rassicurante, presentando dati economici con un miglioramento della performance finanziaria, rispetto al budget condiviso nel precedente cda dello scorso novembre, di oltre 20 milioni di euro».

    ELLIOTT PRESSA - Lo scenario descritto da Repubblica non è identico. Entro il 26 febbraio il successore cinese di Silvio Berlusconi - si legge - dovrà versare gli ultimi 16 milioni di euro del previsto aumento di capitale di 60 milioni. Se non ci riuscisse, il fondo Elliott, che gli ha prestato 303 milioni con scadenza ottobre, potrebbe denunciare il mancato rispetto degli accordi presi a tutela del finanziamento e chiedere di entrare in possesso del pacchetto azionario del Milan, che ha in pegno. In 40 giorni Li è chiamato a scacciare le perplessità sulla sua solidità finanziaria, esplicitate dai media, dall’Uefa e dagli accertamenti tributari in corso.

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