AFP via Getty Images
Milan, Kjaer merita la fascia di capitano di Donnarumma
SANGUE FREDDO - E' sempre Kjaer a rimanere accanto a Eriksen mentre i medici iniziano a praticargli i primi soccorsi, ad osservarlo, quasi a dirgli "Sono qui amico mio", mentre l'istinto è quello di coprirsi gli occhi, di piangere, di disperarsi. E' sempre Kjaer il primo ad andare ad abbracciare, tranquillizzare e rassicurare la moglie di Eriksen, Sabrine Kvist Jensen, quando scende sul campo, devastata. E' sempre Kjaer a guidare i compagni quando viene deciso di riprendere il match contro la Finlandia. Un uomo vero, un esempio al quale bisogna dire solo grazie.
CAPITANO - Un uomo che ha dato un'ulteriore dimostrazione di meritare la fascia di capitano del Milan, senza proprietario dopo l'addio di Donnarumma per Parigi. E' vero che in rosa ci sono giocatori che per esperienza in rossonero, come Romagnoli e Calabria, o carisma, come Kessie, possono rappresentare una guida credibile del Milan, presente o futuro, ma anche se ha 32 anni e ha alle spalle solo 58 partite Kjaer, per leadership e capacità comunicative è il profilo più credibile. Senza togliere niente a nessuno. Kjaer è l'eroe che il Milan merita e quello di cui ha bisogno adesso. Per insegnare ai giovani compagni come ci si comporta in campo e nello spogliatoio. Come si sta al mondo.