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    Milan, Kessie: 'Io più forte di Gattuso. Il mio idolo è Essien, qui gran progetto'

    Milan, Kessie: 'Io più forte di Gattuso. Il mio idolo è Essien, qui gran progetto'

    Franck Kessie, centrocampista del Milan, è stato intervistato da 'Forza Milan!'. Ecco le sue parole:

    Se si sente stanco al momento: "Sì, un po' di stanchezza c'è, ma non conta la stanchezza per me. Io devo crescere ancora e alzare l'asticella".

    Sul momento più difficile della partita: "Il momento più difficile per uno che gioca tanto come me è l'inizio, però dopo 20 minuti sono a posto".

    Su Milano: "Mi piace Milano, è una bella città. Faccio avanti e indietro da Milano a Milanello. Qualche volta sono stato al Duomo. Poi sto a casa a riposare, perchè devo recuperare bene".

    Sul tempo libero: "Gioco alla Playstation a casa, oppure esco con gli amici a giocare a bowling. Vinco sempre io".

    Se si schiera alla Playstation: "Sì, mi metto capitano. Batto punizioni, rigori, faccio tutto io".

    "Scherzo e rido, perchè son tutti seri i miei compagni. Perchè stiamo andando a giocare a calcio, non a fare la guerra".

    Sui bersagli di questi scherzi: "Kalinic e Zapata, perchè loro sono vicino a me".

    Sul momento in cui sale l'emozione: "L'emozione mi sale dopo il riscaldamento, quando faccio gli scalini per scendere in campo".

    Sulla prima partita vista allo stadio: "Sono andato a vedere Costa D'Avorio contro Guinea: è stata una bella partita con tutto lo stadio pieno.

    Sul momento in cui ha deciso di fare il calciatore professionista: "Quando ho preso il volo per arrivare in Italia e sono arrivato a Bergamo, sono andato a vedere Atalanta-Cagliari allo stadio. E lì mi son detto che avrei dovuto fare per forza questo mestiere. Sono passato dai 27 gradi ai -2/-3, perchè sono arrivato in inverno. Volevo subito tornare indietro"

    Sul tipo di musica: "Mi piace ascoltare la musica, a casa ogni tanto ballo. Meglio che non vi faccia vedere, perchè non sono bravo, Non so nè ballare nè cantare".

    Sulla vacanza ideale: "Tornare nel mio Paese, lì fa caldo. Ho tutti gli amici e i parenti. Se torno più stanco o più riposato? Più stanco".

    Sulle persone importanti per la sua carriera: "Il mio procuratore George Atangana, che mi ha portato dalla Costa D'Avorio a Bergamo, dove ho firmato con il direttore sportivo, Giovanni Sartori. Poi sono andato a Cesena in prestito e devo ringraziare Rino Foschi e Massimo Drago, che mi ha fatto giocare tanto. Io sono arrivato lì come difensore centrale e l'allenatore mi ha messo subito a centrocampo".

    Se preferisce giocare a centrocampo: "Sì, mi diverto di più, perchè lì sono più vicino alla porta per fare gol. Da dietro è lontano".

    Sugli idoli: "Mi piaceva tanto Michael Essien".

    In cosa è speciale il Milan: "I tifosi e il progetto, che mi è piaciuto".

    Su Gattuso giocatore: "E' stato un grande campione. Chi più forte tecnicamente tra noi? Penso io".

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