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Milan, Kessie come Calhanoglu: 'Torno dalle Olimpiadi e rinnovo', poi il calo e il rosso. Ora i tifosi lo hanno scaricato
LA FRASE DA TOKYO CHE APRE LA FERITA - In realtà la data da cui parte e si scatena il malumore odierno è quella del 26 luglio. Kessie era impegnato con la Costa d'Avorio alle Olimpiadi e da Tokyo arrivò un'intervista che profumava di dichiarazione d'amore eterno. Anzi, lo era proprio al punto che tutta la questione rinnovo sembrava destinata a risolversi in tempi brevi. "Non è mia intenzione andare via. Anzi, voglio restare per sempre. Voglio il Milan, solo il Milan...Appena finita l’Olimpiade torno a Milano e sistemiamo tutto. Non ci saranno problemi".
IL CALO E IL ROSSO - Frasi forti, inequivocabili, che però non si sono trasformate immediatamente in fatti al momento del suo ritorno a Milano. Anzi, il nuovo incontro con l'agente non ha portato alcun frutto e ha cementato uno stallo sempre più importante. L'infortunio, il calo fisico delle ultime gare che ha portato (o riportato) le sue prestazioni lontane dall'essere decisive come nella passata annata, e infine il rosso rimediato nel primo tempo della gara di ieri contro l'Atletico Madrid non hanno fatto altro che allargare e far sanguinare sempre più la ferita aperta dalle sue parole non tramutate in rinnovo.
SCARICATO COME CALHANOGLU - Sui social è addirittura partito l'hashtag #kessieout con i tifosi che soltanto due mesi fa chiedevano a gran voce la sua conferma che oggi vogliono solo il suo addio. O almeno la sua esclusione in favore di Tonali. Uno che il Milan l'ha sposato davvero a tutti i costi. Con i fatti, quelli che stanno mancando a Kessie, scaricato dai suoi tifosi come successo nel finale della passata annata anche ad Hakan Calhanoglu, passato poi in estate all'Inter tramutando il malumore in odio.