Getty Images
VIDEO Milan-Kakà: finale scontato
Adriano Galliani lo considera un affare "quasi impossibile". Ernesto Bronzetti concede al Milan lo 0,001 per cento di possibilità. Il Real Madrid fa la voce grossa e alza il muro, usando José Mourinho come autorevole portavoce del volere societario. Ma aldilà di tutte queste voci ufficiali, c'è una verità ufficiosa che è ormai chiara a tutti coloro che non usano bende davanti agli occhi: Ricardo Kakà tornerà in rossonero.
Sì, ci sbilanciamo. Il perché è semplice: anni di calciomercato ci hanno insegnato come funzionano le cose. E in questo caso sono ben tre gli indizi che ci portano alla conclusione di un'operazione molto più scontata di come possa apparire: 1 Il Milan ha bisogno di un colpo mediatico 2 Il Real Madrid vuole cedere a tutti i costi Kakà 3 Il brasiliano si è convinto e non aspetta altro che trasferirsi di nuovo a Milano. In mezzo ci sono i soldi, indubbiamente un ostacolo. Ma quando tre volontà spingono tutte insieme verso la stessa direzione, un accordo si trova sempre. Non è un caso che oggi Marca (una sorta di megafono non ufficiale del Real) in prima pagina riporti il sicuro addio del brasiliano.
Al Milan la telenovela torna persino utile. I tifosi, diciamoci la verità, sono totalmente depressi. E per presentare il ritorno di un Kakà lontanissimo dai suoi livelli passati come un successo, occorre esasperare la trattativa. Renderla una telenovela, da chiudere magari negli ultimi giorni di mercato in pompa magna. La psicologia c'entra eccome: creare l'aspettativa conta più del contenuto, spesso e volentieri. E' innegabile che un Kakà di ritorno al Milan subito dopo la cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva avrebbe avuto un altro effetto. Troppo impari, nel presente, il confronto sul campo tra chi è partito e chi arriva. L'accoglienza sarebbe stata più fredda. Della serie "è tutto qui?".
Invece il mese e passa di tira e molla crea la speranza. In un Milan completamente ridimensionato, Kakà è diventato da minestra riscaldata a manna o grande colpo un po' per tutti. La strategia va bene anche al Real Madrid, impegnato nella trattativa per Luka Modric. Il muro su Kakà è un segnale al Tottenham: Perez non cede, se il croato non arriva lui è a posto. Voi ci credete? Noi no.
Poi parlerà il campo. Dove Kakà si presenterà dopo tre stagioni deludenti. Attesa o non attesa, telenovela o non telenovela. Sperando nel miracolo: che Kakà torni quello del 2007. Più che Milan Lab (non c'è più...), ci vorrebbe la macchina del tempo...