Compreso oggi, sono cinque i giorni ancora a disposizione del Milan per cercare di piazzare il colpo Robinho in uscita, con destinazione il Santos. Il prossimo 20 luglio termina il mercato brasiliano e i rossoneri sperano in un rilancio della società paulista, dopo la rottura dei giorni scorsi a causa delle pretese economiche del giocatore, per liberarsi di uno stipendio lordo di 8 milioni di euro. Inoltre, l'addio di Robinho darebbe il via libera a Galliani per mettere a disposizione di Massimiliano Allegri un nuovo attaccante, col nome di Adem Ljajic sempre molto forte.

Eppure, il Robinho ammirato nei primi allenamenti del ritiro sembra un altro calciatore rispetto a quello che ha vissuto la stagione passata nell'attesa di un ritorno in Brasile che poi non si è materializzato e un apporto in campo ben al di sotto del minimo sindacale. Ma l'annata appena iniziata è quella che porta al Mondiale in Brasile e l'ex Manchester City vuole fare di tutto pur di riconquistarsi un posto nel gruppo di Scolari. Ecco perchè prende corpo, nel caso di mancato passaggio al Santos, l'ipotesi che il giocatore prolunghi fino al 2015 il contratto in scadenza nella prossima estate, spalmandosi il suo ricco ingaggio. Un Robinho motivato e sui livelli della sua prima stagione rossonera (14 gol e scudetto) tornerebbe molto utile a una squadra ancora povera di qualità dalla metà campo in su e tornerebbe ad essere per il suo allenatore molto più di un'alternativa al giovane El Shaarawy.