AFP/Getty Images
Milan: Inzaghi è senza attaccanti
Le prime amichevoli del Milan 2014/2015 hanno mostrato evidentissime lacune difensive e l'assenza di un giocatore di qualità a centrocampo, ma chi sperava che lo stile di gioco offensivo di Inzaghi portasse nuova linfa in attacco finora è rimasto deluso. Contro Renate e Monza, formazioni impegnate lo scorso anno nel campionato di Lega Pro Seconda Divisione, sono arrivati solo 4 gol in totale e con una certa difficoltà nel creare occasioni da rete.
LE PUNTE NON SEGNANO - Non è andata meglio contro Olympiacos e Manchester City in occasione delle prime due uscite negli Stati Uniti, quando i rossoneri hanno subito a lungo l'iniziativa degli avversari e hanno costruito ancora meno, trovando il gol solo con Muntari solo in occasione della debacle con gli inglesi. A emergere in modo chiaro è la difficoltà degli attaccanti di ruolo a trovare la porta; detto di Muntari, anche contro Renate e Monza, tolti gli acuti di El Shaarawy e di Niang su rigore, le altre firme arrivano da Saponara e dal giovane Mastalli, due centrocampisti. Difficilmente il mercato porterà in dote un nuovo bomber, salvo clamorosi ribaltoni sul fronte Balotelli, un aspetto non di poco conto per una squadra reduce da un ottavo posto e bisognosa di affidarsi a poche ma solide certezze.
INCOGNITA BALOTELLI - Partito Matri, Inzaghi si trova così a dover gestire i soli Balotelli e Pazzini, che per motivi differenti non incarnano il profilo ideale di centravanti che il tecnico ha in mente e Niang, difficile da piazzare sul mercato, è la terza opzione in caso di necessità. Che Supermario non sia una prima punta lo scriviamo da tempo e i fatti sono lì a dimostrarlo; il giocatore bresciano non ha nelle sue corde i movimenti dell'Icardi o dello Llorente di turno e non ha mai manifestato l'intenzione di cambiare le sue abitudini. Inzaghi sta provando a convincerlo a evolversi come calciatore, perchè non è che Pazzini fornisca garanzie maggiori. Tolta la prima stagione in rossonero (15 gol nel 2012/2013), l'ex interista ha sempre faticato a trovare la via della rete con continuità: non aiutato dal gioco della squadra e penalizzato da un'operazione a entrambe le ginocchia nella prima metà dell'ultima annata, sono stati solo 3 gli acuti tra campionato e Coppa Italia. Niang, oltre ad essere l'ultimissima carta del mazzo, non ha la freddezza necessaria sotto porta pe pensare di affermarsi in quella posizione. Una difesa che fa acqua e un reparto avanzato col mal di gol: l'avventura di Inzaghi al Milan parte già in salita.
LE PUNTE NON SEGNANO - Non è andata meglio contro Olympiacos e Manchester City in occasione delle prime due uscite negli Stati Uniti, quando i rossoneri hanno subito a lungo l'iniziativa degli avversari e hanno costruito ancora meno, trovando il gol solo con Muntari solo in occasione della debacle con gli inglesi. A emergere in modo chiaro è la difficoltà degli attaccanti di ruolo a trovare la porta; detto di Muntari, anche contro Renate e Monza, tolti gli acuti di El Shaarawy e di Niang su rigore, le altre firme arrivano da Saponara e dal giovane Mastalli, due centrocampisti. Difficilmente il mercato porterà in dote un nuovo bomber, salvo clamorosi ribaltoni sul fronte Balotelli, un aspetto non di poco conto per una squadra reduce da un ottavo posto e bisognosa di affidarsi a poche ma solide certezze.
INCOGNITA BALOTELLI - Partito Matri, Inzaghi si trova così a dover gestire i soli Balotelli e Pazzini, che per motivi differenti non incarnano il profilo ideale di centravanti che il tecnico ha in mente e Niang, difficile da piazzare sul mercato, è la terza opzione in caso di necessità. Che Supermario non sia una prima punta lo scriviamo da tempo e i fatti sono lì a dimostrarlo; il giocatore bresciano non ha nelle sue corde i movimenti dell'Icardi o dello Llorente di turno e non ha mai manifestato l'intenzione di cambiare le sue abitudini. Inzaghi sta provando a convincerlo a evolversi come calciatore, perchè non è che Pazzini fornisca garanzie maggiori. Tolta la prima stagione in rossonero (15 gol nel 2012/2013), l'ex interista ha sempre faticato a trovare la via della rete con continuità: non aiutato dal gioco della squadra e penalizzato da un'operazione a entrambe le ginocchia nella prima metà dell'ultima annata, sono stati solo 3 gli acuti tra campionato e Coppa Italia. Niang, oltre ad essere l'ultimissima carta del mazzo, non ha la freddezza necessaria sotto porta pe pensare di affermarsi in quella posizione. Una difesa che fa acqua e un reparto avanzato col mal di gol: l'avventura di Inzaghi al Milan parte già in salita.