Milan-Inter: nel 1931 il primo derby in settimana, con la zampata di Meazza
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CAMPIONATO ANONIMO PER LE MILANESI - L'Ambrosiana, partita quale campione d'Italia in carica, ben presto rinuncia alla difesa dello Scudetto, complice una partenza davvero disgraziata. Un inizio di campionato da incubo finirà per segnare tutto il torneo dell'Ambrosiana. Eliminata dallo Sparta Praga in Coppa Europa Centrale a metà ottobre, l'Ambrosiana nei primi due mesi del campionato non vince neppure una gara, pur avendone saltate un paio per gli impegni di Coppa. Il ritardo così accumulato non verrà più colmato e l'Ambrosiana dovrà accontentarsi di un campionato anonimo. Anonimo come quello del Milan.
Già da alcuni anni il Milan vive un periodo opaco, periodo che durerà con rare eccezioni per tutti gli anni'30. La stagione 1930/31 per il Milan scorre sulla falsa riga di quel decennio, infatti è annata sportiva avara di soddisfazioni e per tutto il campionato i rossoneri galleggiano a metà classifica. Il Milan alterna ottime prestazioni esterne e contro squadre di primissimo livello a mediocri partite casalinghe, in un'altalena di risultati che sconcertano gli addetti ai lavori.
Milano per quell'anno non avrà, quindi, mire di Scudetto.
GIMNASIA Y ESGRIMA LA PLATA - L'Ambrosiana, comunque, è pur sempre la squadra campione d'Italia in carica e ha occasioni di confronto, anche prestigiose, con realtà internazionali. Già accennato della partecipazione alla Coppa dell'Europa Centrale, all'epoca la massima competizione calcistica continentale, in marzo a San Siro l'Ambrosiana ospita gli argentini del Gimnasia de La Plata. Gli argentini dalla fine del 1930 sono impegnati in una lunghissima tournée europea che li ha portati a giocare contro le principali squadre del Vecchio Continente, con vittorie davvero di prestigio come, per esempio, il 3 a 1 inflitto al Real Madrid e il 3 a 1 allo Sparta Praga. Nel fitto calendario del Gimnasia de La Plata, il 15 marzo è in programma la tappa di Milano per l'incontro con l'Ambrosiana. La partita vedrà le due squadre chiudere sul punteggio di 3 a 3: il Gimnasia ripartirà per altri impegni in giro per l'Europa, l'Ambrosiana volgerà la propria attenzione al recupero del derby.
SAN GIUSEPPE A SAN SIRO - Sì, perché Ambrosiana – Gimnasia, come detto, si è giocata il 15 marzo, e il 15 marzo era una domenica e da calendario in serie A era previsto il derby di Milano, che viene quindi posticipato al giovedì successivo. Quella è la prima volta che il match più rappresentativo del calcio meneghino viene giocato in un giorno infrasettimanale.
Infrasettimanale sì, ma non giorno lavorativo. Il Derby di Milano viene recuperato giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, allora festa religiosa con effetti civili, introdotta da pochi anni su impulso di Mussolini. Complice la bella giornata primaverile, giovedì 19 marzo alle 15 Milan e Ambrosiana recuperano il loro match davanti ad una cornice di pubblico imponente, con San Siro gremito da oltre 20.000 spettatori.
LA ZAMPATA DEL GATTO - La superiorità dell'Ambrosiana si fa subito vedere e già dopo 4 minuti i nerazzurri si portano in vantaggio, con il raddoppio che arriva al 17° minuto. Il Milan non pare in condizione di contrastare il dominio degli avversari, anche se verso la fine del primo tempo riesce ad accorciare le distanze e così al termine dei primi 45 minuti di gioco il punteggio vede l'Ambrosiana in vantaggio 2 a 1. Il secondo tempo inizia con due grosse occasioni capitate al Milan, ma prima Arcari e poi Magnozzi non riuscono a sfruttare. Passato il pericolo, l'Ambrosiana riprende a comandare il gioco e al 15° della ripresa segna la terza rete che sancisce, di fatto, la vittoria. A quel punto si mette in mostra il beniamino del pubblico nerazzurro Giuseppe Meazza, prima con una bellissima rovesciata, quindi con la rete segnata proprio all'ultimo respiro dell'incontro. Blasevich lancia Ferrero che a sua volta centra per Meazza che scaraventa il pallone alle spalle del portiere rossonero per il definitivo 1 a 4 finale a favore dell'Ambrosiana. Emilio De Martino sulle colonne de Il Corriere della Sera così ricama il proprio commento a chiosa della descrizione del gol di Meazza: “(...) con la mossa del gatto che toglie a tutti, con una zampata morbida e infallibile, la sua graziosa preda”.