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    Milan, testa e cuore: de Jong punisce una brutta Inter. E' bagarre per l'Europa

    Milan, testa e cuore: de Jong punisce una brutta Inter. E' bagarre per l'Europa

    Un derby ad alta tensione, un match a lunghi tratti soporifero in grado di far addormentare anche il più esagitato dei bambini. E' un momento storicamente difficile per Milan e Inter, la notte del Meazza l'ha dimostrato una volta di più. Due squadre timorose, con poche idee e poca qualità, troppo dipendenti dalla giocata del singolo o dall'episodio, incapaci di esprimere un gioco degno della loro storia. Il primo tempo della 160esima stracittadina in Serie A è una partita a scacchi, l'Inter non tira mai in porta, il Milan lo fa solo in un'occasione, con Kakà che sorprende Handanovic ma colpisce la traversa.

    VITTORIA DI TESTA - La musica nella ripresa non cambia, ritmi bassi e zero rischi, una lenta sinfonia che assomiglia a una vecchia cantilena. Fino al 70' e alla zuccata di de Jong su punizione di Balotelli che decide la sfida. Palacio sfiora subito il pari, Mazzarri getta nella mischia Guarin, Alvarez e Milito passando a 4 dietro, il Milan difende e crea con una punizione di Supermario sulla quale Handanovic fa buona guardia. Il finale è un confuso arrembaggio nerazzurro, nel recupero Milito di testa non trova la porta di Abbiati. Dopo tre anni il Milan vince il derby e sale a quota 54 punti, a -3 dall'Inter, rilanciando le sue ambizioni europee.


     

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