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Milan-Inter, le pagelle dei rossoneri: Reijnders forza sette, Pavlovic un muro. Male Chukwueze

Daniele Longo
2 ore fa
74

Milan-Inter 1-1

MILAN

Maignan 6,5: straordinari su Dumfries, ottimo anche prima.

Walker 6: si fa imbucare in un paio di circostanze nel primo tempo. Poi carbura e gioca un grande secondo tempo.

Tomori 6,5: 24 ore fa rifiutava il Tottenham per un’operazione quasi chiusa. Entra in campo in una condizione mentale particolare ma non sfigura, anzi.

Pavlovic 7: esaltante nei suoi recuperi e nella capacità di schermare sia Lautaro che Thuram. Un muro.

Theo Hernandez 6,5: concentrato e sempre sul pezzo, il francese gioca una partita molto buona specialmente a livello difensivo.

Musah 6: rialza la testa prontamente dopo la brutta parentesi di Zagabria. Positivo sia quando entra dentro al campo da mezzala che quando prova ad allargarsi per trovare profondità. (dal 78’ Terracciano 5,5: perde tanti duelli e palloni)

Bennacer 6: un buon primo tempo per l’algerino che orchestra l’azione del vantaggio. (46’ Jimenez 5,5: testa bassa e poca lucidità, rinvia male il pallone che poi porta al pareggio dell’Inter)

Pulisic 6: non si risparmia nel raddoppiare gli avversari, nel ragionare da squadra. Per la qualità ripassare un’altra volta. (Dal 40’ st Chukwueze 5: si perde l’uomo sul gol nerazzurro)

Reijnders 7: un solo neo: il pallone perso a inizio ripresa poteva costare caro. Gioca divinamente e trova il settimo gol del suo ottimo campionato.

Leao 6: non è speciale come nella vittoria in Supercoppa Italiana ma dà il via a tutte le migliori azioni offensive rossonere. (Dal 40’ st Gabbia sv)

Abraham 6: recupera il pallone a centrocampo che da il via all’azione che porta al gol. Gioca tanti metri lontano dalla parte, con qualità nell’organizzare la manovra ma con zero tiri in porta. (dal 78’ Camarda 6,5: mette i brividi all’Inter con una bella azione personale)

All. Sergio Conceicao 6: questa sera non convincono i cambi. Terracciano entra in campo e perde troppi palloni, la squadra abbassa il proprio raggio d’azione. Bene nella preparazione della gara, male nella gestione.